Caos al pronto soccorso del “Vittorio Emanuele”, distrutta vetrata: in appello assolto imputato

 
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Gela. Troppe discordanze nelle testimonianze rese da chi si trovava al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele quando scoppiò il caos. Così, i giudici della Corte d’appello di Caltanisetta, accogliendo le richieste della difesa, hanno assolto il cinquantaquattrenne Angelo Meroni. Era accusato del danneggiamento di un’intera vetrata, mandata in frantumi dopo un pesante diverbio con gli operatori della struttura sanitaria. Il legale che lo assiste, l’avvocato Davide Limoncello, ha sottolineato proprio l’esistenza di un netto contrasto nelle dichiarazioni rese dai testimoni e su questo ha fondato il ricorso.

In primo grado, a Meroni (che in passato è stato condannato a vent’anni di reclusione per l’omicidio di Francesco Martines) era stata comminata una pena a nove mesi di reclusione, adesso ribaltata dal verdetto d’appello. La procura generale ne chiedeva la conferma.

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