Carabiniere rapito e ucciso, dopo 32 anni indagato anche il gelese Tasca

 
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Minguzzi fu rapito e ucciso nel 1987

Gela. Un giovanissimo carabiniere rapito e ucciso nell’aprile del 1987. Il corpo senza vita di Pier Paolo Minguzzi riemerse dalle acque del Po e su quella vicenda calò l’oblio, con tanto di archiviazione nel 1996. Adesso, i magistrati di Ravenna sembrano aver individuato i tre responsabili di quei fatti. Il giovane sarebbe stato vittima di una trappola, tesagli da due colleghi, il gelese Orazio Tasca (54 anni) e l’altro carabiniere Angelo Del Dotto (55 anni). Insieme a loro, l’operaio Alfredo Tarroni.  Particolari resi noti da Il Corriere della Sera. Sono indagati. Minguzzi sarebbe stato rapito, forse per ottenere un riscatto dalla famiglia, che gestiva un’attività imprenditoriale. Qualcosa, pero’, andò storto. Ad oltre trent’anni da quei fatti, i tre devono rispondere dell’omicidio. Non si esclude nessuna pista.

Ma quei i nomi, da quanto emerge, i pm romagnoli li conoscevano già. Solo tre mesi dopo, furono protagonisti di un’azione di fuoco che lasciò a terra un altro giovane carabiniere. In quel caso, cercarono di estorcere 300 milioni di lire ad un imprenditore di Alfonsine, lo stesso comune di origine della famiglia di Minguzzi. I carabinieri arrivarono all’appuntamento e si scatenò una sparatoria. Per quell’omicidio i tre sono stati condannati.

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