Gela. Una nota, firmata dai sindacalisti dell’Osapp, è già stata inviata ai responsabili della casa circondariale di contrada Balate. L’oggetto del contendere si lega al recente arrivo, nella struttura, di un nuovo operatore che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto essere utilizzato nell’organico destinato al controllo e alla sorveglianza.
Stando alla nota, invece, sarebbe stato assegnato direttamente all’ufficio matricole. Una vera e propria disparità di trattamento, denuncia il sindacato. Adesso, si attende la risposta della direzione della casa circondariale. Intanto, potrebbe maturare il progetto d’ampliamento dell’intera struttura.
Sarebbero disponibili, infatti, i fondi necessari alla realizzazione di nuovi padiglioni, capaci di raccogliere un numero maggiore di detenuti. Dal momento dell’inaugurazione, a Balate il numero di ristretti non è quasi mai sceso al di sotto di quota ottanta.
La creazione di nuovi padiglioni potrebbe rappresentare una risposta al disagio delle strutture presenti nei comuni limitrofi, sempre al limite della capienza ammessa dalla legge.
