Carenze e disservizi, riflettori sul Dipartimento salute mentale: Macrì, “ho chiesto audizione alla Regione”

 
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L'avvocato Macrì punta ad un'audizione all'assessorato regionale alla sanità

Gela. “Spero che il sindaco Lucio Greco possa pubblicamente esprimere il suo giudizio sull’attuale stato della sanità in città e in particolare su quello che si verifica al Dipartimento di salute mentale”. L’avvocato Carolina Macrì, da tempo, segue le emergenze che si registrano nelle strutture del Dsm. Adesso, ritiene che le carenze registrate vadano segnalate direttamente all’assessorato regionale alla sanità. “Sto lavorando per ottenere un’audizione – continua – i pazienti mentali della città hanno diritto ad ottenere diagnosi e cure che, allo stato, non riescono ad avere. Ho deciso di predisporre un’azione legale, a tutela di alcuni miei assistiti. Si verificano ancora troppi casi di malasanità e la salute mentale in città non riceve le dovute attenzioni”. Sulle strutture di via Madonna del Rosario vanno accesi i riflettori e secondo il legale, che assiste alcuni pazienti, le responsabilità sono da legare anche ai vertici. “C’è da chiedersi cosa stia facendo il direttore, il dottor Franco Lauria – spiega ancora l’avvocato – anche per questo motivo, ho deciso di chiedere a gran voce un’audizione all’assessorato regionale. Non è possibile dimenticare i pazienti mentali, che hanno pieno diritto a ricevere la dovuta assistenza. In città, ci sono troppe carenze, di personale e di professionalità”.

Solo poche associazioni si occupano di un aspetto, quello dei pazienti mentali, che in città tocca invece tante famiglie, spesso costrette a fronteggiare non pochi disagi. Ora, anche la Regione potrebbe prendere posizione, qualora l’appello del legale venisse pienamente accolto.

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