Carenze sanitarie, incontro Asp-Fp Cgil: prime aperture, “nuovi medici e incremento ore farmacisti”

 
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Gela. Una valutazione complessiva sull’attuale quadro della sanità provinciale è stata condotta nel corso di un incontro che ha messo allo stesso tavolo la Fp-Cgil e i vertici di Asp. Proprio l’organizzazione sindacale aveva chiesto un’interlocuzione ufficiale, sulla scorta dei tanti problemi che si riscontrano nelle strutture di Asp, a partire da quelle locali. “Sono state avanzate varie proposte, come la messa in opera di forme di incentivazione per il personale medico dell’area di emergenza e urgenza dei presidi disagiati e dei due presidi maggiori, non solo in termini economici ma anche di prospettive di crescita professionale, partendo dal presupposto che chi lavora in trincea o in realtà disagiate, con servizi di fondamentale importanza, come radiologia o patologia clinica, in regime di reperibilità, vada valorizzato. È stato anche proposto un utilizzo delle risorse assunte nel periodo emergenziale, come farmacisti e psicologi, presso quelle strutture dove i servizi risultano carenti per mancanza di personale. Da parte del direttore sanitario e di quello amministrativo c’è stata un’attenta apertura in merito alle problematiche sollevate e sono state date alcune anticipazioni riguardo al bando per incarichi libero-professionale per le aree di emergenza, con specifico riferimento a Gela – dice il segretario Fp Cgil Angelo Polizzi – dove è prevista la presa in servizio a breve di due nuovi medici e l’incremento orario dei farmacisti assunti con il bando Polime a copertura di quei servizi di farmacia territoriale e ospedaliera in atto carenti”. Ci sono ancora distanze invece su uno dei bandi pubblicati per nuove assunzioni.

“Unica nota di disaccordo è stata la richiesta di revoca, già inoltrata nei giorni scorsi, dell’avviso pubblico ex art. 15 octies del decreto legislativo 502/92 per il conferimento di vari incarichi, con riferimento esclusivamente al requisito specifico di “comprovata esperienza lavorativa professionale di almeno 12 mesi presso il Ssn nel profilo professionale messo a selezione e per il quale s’intende partecipare”. A tal riguardo il direttore amministrativo si è espresso in tono positivo poiché a suo giudizio il numero di domande che perverranno, nonostante questo requisito, sarà tale da non rivelarsi come “discriminatorio”, non riducendo di fatto la platea dei partecipanti. Non siamo convinti di ciò. Abbiamo ribadito con fermezza che la questione non verrà accantonata, ma, nostro malgrado, verrà portata avanti in tutte le sedi competenti. A nostro avviso è illegittima la clausola di esclusione per mancato possesso di tale “requisito specifico”, in quanto preclude a chiunque non ne sia in possesso la possibilità di partecipare all’avviso consentendo di contro la partecipazione solo a particolari categorie che già hanno o hanno avuto altri incarichi di natura privatistica nel Ssn”, conclude Polizzi.

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