Casa degli orrori a Fondo Iozza, disabili trovati tra sporcizia e abbandono

 
0

Gela. Vivevano in una casa-letamaio, in condizioni igieniche definite dalla procura minorile “indescrivibili ed incompatibili con i requisiti minimi di dignità immaginabili per gli essere umani».

Nove persone, sei adulti e tre bambini in tenera età, quasi tutti disabili, sono stati trovati, dai carabinieri in un appartamento nel quartiere «Fondo Iozza» a Gela, in stato di degrado e di abbandono. Nella casa scoperta dai carabinieri e dagli ispettori dell’Asp che ha portato il procuratore dei minori, Simona Filoni (nella foto), a portare via i bambini in un centro di accoglienza. Una segnalazione è stata avanzata ai servizi sociali del Comune di Gela dai carabinieri, che hanno intanto ripulito i locali e portato acqua e cibo a quelle persone in stato di abbandono.

L’ufficio di igiene dell’Asp di Caltanissetta ha dichiarato inagibili i locali. Gli adulti vivono però ancora lì in attesa di una diversa sistemazione. Le indagini sono scattate su segnalazione di un vicino di casa. Gli investigatori ipotizzano a carico del capofamiglia i reati di violazione dell’obbligo di assistenza familiare e di maltrattamenti in famiglia. In quella casa vivevano un pensionato di 67 anni, due figli disabili di 33 e di 30 anni, una figlia di 40 anni, di un terzo figlio 38enne (l’unico che lavora) sposato, con moglie e tre bambini disabili (una femmina e due maschietti) rispettivamente di sei, quattro e due anni.

Quella che si è presentata ai carabinieri è stata una scena raccapricciante. La casa era senz’acqua ed in condizioni fatiscenti, “pervaso da un odore nauseabondo, pieno di sporcizia, con panni sporchi ed immondizia accatastati in ogni angolo, cicche di sigarette e cenere sparse per terra, muffa e ragnatele sui muri, servizi igienici sporchi, maleodoranti ed inagibili”, con “notevoli tracce di escrementi essiccati sui pavimenti”.
In una stanza «chiusa a chiave – si legge ancora nel comunicato della procura per i minori – giaceva, riverso su un letto, su un materasso lercio, in stato di totale ipotonia, uno dei minori del suddetto nucleo, in un ambiente pervaso dal fumo, dai rifiuti, dallo sporco e da un odore nauseabondo». 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here