Caso Eni, i manager hanno incontrato sindacati e vice sindaco: chieste certezze sui “veri” numeri occupazionali

 
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Gela. I manager di Eni, nonostante i tanti dubbi maturati anche all’indomani del recente vertice al Ministero dello sviluppo economico, sembrano mantenere la linea ufficiale. I sindacati spingono sui numeri “reali”. Ovvero, rispetto di quanto stabilito nel protocollo di intensa del novembre di due anni fa, confermando la scelta di non avviare la procedura per la costruzione della piattaforma Prezioso K, sostituita con una centrale on shore. E’ quanto emerge dal giro di incontri che i vertici locali della multinazionale hanno avuto sia con i chimici e i confederali di Cgil, Cisl e Uil sia con il vice sindaco Simone Sicilano. Ieri, infatti, la triade sindacale, con i chimici Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania e i confederali Ignazio Giudice e Emanuele Gallo, ha inoltrato le proprie richieste di chiarimento rispetto alle prossime mosse di Eni. E’ stato chiesto di avere numeri certi non solo sul piano occupazionale di diretto e indotto ma anche sul fronte della tempistica di realizzazione di sistemi come la centrale a terra per lo sfruttamento di gas e idrocarburi e l’impianto steam reforming, sulla carta nuovo cuore pulsante della raffineria green. Risposte in tal senso dovrebbero arrivare entro un mese. Le parti, infatti, si sono aggiornate ad un nuovo vertice a livello locale, da fissare entro novembre.

“La giunta vuole essere informata su ogni fase”. Oggi, invece, i manager del cane a sei zampe hanno fatto visita, a Palazzo di Città, al vice sindaco Simone Siciliano, che dal momento del suo insediamento segue l’intera vicenda Eni. “Sono incontri che organizziamo periodicamente – spiega l’assessore della giunta Messinese – come amministrazione comunale, vogliamo essere informati su ogni fase e sulle interlocuzioni tra azienda e parti sociali. In ogni caso, Eni conferma quanto stabilito al ministero”. Tra i punti interrogavi che rimangono in piedi, messi in luce nel corso del vertice con le organizzazioni sindacali, ci sono quelli delle eventuali autorizzazioni ancora da rilasciare ma anche della possibile sottoposizione di alcuni nuovi progetti alle procedure di valutazione di impatto ambientale. Intanto, nei prossimi giorni, dovrebbe tenersi un consiglio di fabbrica che metterà a confronto i sindacati dei chimici e le rsu di tutte le società del gruppo Eni presenti in città.

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