Caso Eni, per Descalzi il piano d’investimenti “è confermato”: vertice con i sindacati nazionali

 
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Gela. Un incontro ai massimi vertici tra i segretari nazionali dei chimici di Filctem, Femca e Uiltec e il board di Eni, con l’amministratore delegato Claudio Descalzi. “Una riconversione generale per Gela”. Dal vertice, tenutosi nelle scorse ore, arrivano prese di posizione anche sul caso Gela. Cosa vuol fare Eni degli investimenti inseriti nel protocollo firmato a Roma nel novembre di un anno fa? “Proprio su Gela – dichiarano i tre segretari generali – abbiamo chiesto non solo garanzie sulla certezza dei tempi riguardo la realizzazione della bioraffineria ma una riflessione più appropriata rispetto ai progetti e alla concretezza degli studi, al fine di conseguire l’obiettivo di una riconversione più generale di quell’area industriale. Eni ha confermato l’interesse verso la costituzione di un ramo funzionale nell’area retail del gas, ancora allo studio e non di imminente realizzazione”.

Per Descalzi il piano d’investimenti “è confermato”. Stando all’amministratore delegato Claudio Descalzi, il piano d’investimenti per la raffineria di contrada Piana del Signore viene confermato e sarebbe già “in corso d’esecuzione”. I segretari Emilio Miceli, Angelo Colombini e Paolo Pirani hanno affrontato, tra gli altri temi, quello della possibile vendita di quote azionarie del gruppo Versalis, controllato proprio dalla multinazionale. L’azienda starebbe trattando con alcuni fondi internazionali. A livello locale, invece, si attende ancora una risposta dal prefetto Maria Teresa Cucinotta alla richiesta d’incontro formulata dal presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia. La prossima settimana dovrebbe essere quella decisiva mentre l’amministrazione comunale, con il sindaco Domenico Messinese e il vice Simone Siciliano, mira soprattutto all’accordo di programma e al piano di bonifiche. Non a caso, è già stato fissato un incontro ministeriale su questi temi già per il mese in corso. Decine di operai dell’indotto, invece, attendono di capire cosa ne sarà del loro immediato futuro, tra cantieri che devono ancora partire e ammortizzatori sociali da definire, soprattutto nell’ottica dell’area di crisi complessa. 

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