Gela. “Mi sarei aspettata un dibattito molto più incentrato sugli aspetti finanziari e sui numeri della Ghelas. Invece, tutto questo non c’è stato. Probabilmente, l’opposizione aveva solo l’interesse di attaccare politicamente la giunta”. Il consigliere di “Un’Altra Gela” Romina Morselli, anche in aula nel corso della seduta monotematica di lunedì sera, è stata tra le più critiche nei riguardi del gruppo politicamente avverso, che ha attaccato a testa bassa sulle sorti di una municipalizzata, ancora in bilico. “Mi meraviglio di questa superficialità – continua – hanno anche avuto modo di confrontarsi direttamente con l’amministratore dimissionario Gianfranco Fidone, ma in aula non hanno portato nulla. Inoltre, mancava un vero referente, che doveva essere il manager”. La maggioranza si è chiusa a riccio intorno alle posizioni espresse dal sindaco Lucio Greco e ha difeso anche la decisione di puntare su un prossimo manager di “fiducia”. “Non vogliamo che si ripeta un altro caso simile a quello che ha portato l’avvocato Fidone alla guida della Ghelas – aggiunge – puntiamo al rilancio dell’azienda e ci metteremo la faccia, anche con un manager di assoluta competenza”.
Morselli, inoltre, si schiera con la scelta di rilanciare le sorti della municipalizzata, aprendo ai privati, in questo caso Eni. Il progetto l’ha accennato il sindaco Lucio Greco e prevede una partnership, pubblico-privato, tra la Ghelas e il cane a sei zampe. “Potrebbe essere un modello molto interessante da sviluppare – conclude – anche per rendere più efficienti alcuni servizi”.
