Caso “Presti”, il sindaco: “l’ansia di Tuccio è ingiusticata, i lavori stanno per iniziare”

 
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Gela. Sopraggiunge prontamente la risposta dell’amministrazione comunale al comunicato stampa diffuso in mattinata dal Gela in merito al mancato inizio dei lavori per il rifacimento del manto in erba sintetica dello stadio Presti. In particolare la società calcistica si dice preoccupata per la sopracitata defezione che rischia di compromettere il sereno svolgimento del campionato Nazionale di serie D.

Il neo presidente Francesco Tuccio ha convocato d’urgenza un Consiglio d’amministrazione nella giornata di domani alle 15 per valutare attentamente “la situazione allucinante che si è venuta a creare a pochi giorni dall’inizio del campionato e decidere sull’opportunità o meno di prendere parte alla competizione”.

Il sindaco però non ci sta. “L’amministrazione ribadisce la sua ferma volontà a consegnare in tempi celeri alla città uno stadio omologato per la serie D, secondo quanto indicato dalla Lnd. Chi agita lo spettro di un disinteresse politico alla questione soffre di ansia che, seppur comprensibile, è ingiustificata.

Il Settore Lavori Pubblici, mobilitato da settimane, deve rispettare i tempi legittimi dell’apparato pubblico affinché tutti gli sforzi profusi, per chiudere positivamente la vicenda, non siano resi vani da vizi di forma causati dalla fretta. In questo senso, gli uffici sono già in possesso delle offerte progettuali delle ditte individuate per gli interventi al manto erboso e, nonostante le difficoltà legate a questo periodo di ferie, già nei prossimi giorni saranno in grado di affidare i lavori”.

“Intanto è utile precisare – conclude la nota del sindaco – che da giorni sono al lavoro gli operai per quanto concerne le opere relative a spogliatoi, tribuna stampa e altri locali, destinatari di diffida della Lega allo stesso modo del rettangolo di gioco. Sacrificare un campionato conquistato con sacrificio per non tollerare il ritardo di qualche giornata equivarrebbe ad una disfatta iniqua davanti al suo più innocuo avversario”.

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