Caso sanità, in consiglio c’è il manager Iacono: scoppia la protesta dei lavoratori della Rsa Caposoprano

 
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Gela. Poche soluzioni ma decisamente tanta tensione in aula consiliare durante la seduta monotematica sul caso sanità.

La protesta in aula. I lavoratori della Residenza sanitaria assistita di Caposoprano, stanchi di attendere fino a due anni per avere i loro stipendi, hanno chiesto “conto e ragione” al direttore generale dell’Asp Carmelo Iacono, presente al dibattito. “Siamo stanchi di aspettare – si sono sfogati in aula – perché non provate voi a stare diciotto mesi senza uno straccio di stipendio e, allo stesso tempo, a proseguire nel lavoro, senza fermare le prestazioni che garantiamo all’Asp”. Allo stato attuale, alcuni dirigenti della società che controlla la Rsa Caposoprano e funzionari dell’Asp sono sotto inchiesta e, di conseguenza, l’azienda sanitaria ha bloccato le erogazioni. Alla fine, una delegazione di lavoratori ha avuto modo di incontrare lo stesso Iacono e i funzionari Asp presenti. La soluzione, però, non sembra facile da trovare.

Ancora troppi buchi sanitari… Il management, in ogni caso, ha assicurato che continua a dialogare con l’amministrazione comunale nel tentativo di rafforzare i servizi sanitari in città. I problemi, però, sono sotto gli occhi di tutti. Dalla carenza di personale, anche tra i reparti dell’ospedale Vittorio Emanuele, allo squilibrio fra le risorse assicurate al Vallone, con in testa Caltanissetta, e quelle diretta in città. “Non possiamo sempre dividerci tra nord e sud di questo territorio – ha detto il direttore sanitario Asp Marcella Santino – vi assicuro che noi lavoriamo dodici ore al giorno per garantire servizi a tutta l’area”. Per il manager Iacono, inoltre, i tanti buchi della sanità locale “non si possono risolvere immediatamente ma è necessario un tempo congruo”. Disservizi e manchevolezze, dagli ascensori rimasti al palo in ospedale fino alle carenze dei reparti e alle difficoltà di reperire tac e sistemi radiologici, sono stati al centro degli interventi di diversi consiglieri comunali. Anna Comandatore della Lista Musumeci non ha mancato di riaprire la polemica che l’ha contrapposta alla grillina Virginia Farrugia, presidente della commissione comunale sanità. “Ribadisco che non ho mai avuto interessi personali che mi possano spingere a criticare i manager Asp – ha detto – pregherei la signora Farruggia di precisare quanto affermato”. E’ stato i forzista Salvatore Scerra, invece, a rilanciare la questione del totale trasferimento a Caltanissetta della commissione che si occupa, per conto dell’Inps, di effettuare le visite necessarie al riconoscimento delle invalidità civili. In questo senso, il manager Carmelo Iacono ha confermato che è stato avviato un primo approccio proprio con in funzionari dell’istituto di previdenza.

Messinese denuncia il taglio delle risorse. Il sindaco Domenico Messinese ha posto l’accento sulla riduzione di risorse finanziarie in favore del territorio, rafforzando lo squilibrio tra il Vallone e il sud di questo territorio. “I managerAsp – ha spiegato – si trovano a convivere con scelte che vengono fatte da altre istituzioni”. Il consigliere del Polo Civico Guido Siragusa, inoltre, ha chiesto allo stesso manager di dare risposte. “E’ passato del tempo dal suo insediamento – è intervenuto – ed è arrivata l’ora di chiarire quali risultati siano stati raggunti. Mi riferisco al nuovo pronto soccorso ma anche alla cittadella della salute che aveva annunciato”. Alla riunione ha preso parte il direttore sanitario del Vittorio Emanuele Luciano Fiorella. Non è passata inosservata la presenza dei deputati regionali Pino Federico e Giuseppe Arancio. Politica e sanità, del resto, sono sempre andate a braccetto.

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