Cdp più vicina a imprese ed enti locali siciliani, aperta sede a Palermo

 
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PALERMO (ITALPRESS) – Quattro miliardi a favore di circa 11.000 imprese e 240 enti pubblici della Sicilia, di cui 128 milioni per infrastrutture di rilevanza strategica, una rinegoziazione dei mutui per oltre 560 milioni in favore di enti locali e attività di advisory sui fondi del Pnrr per progetti dedicati alla città e alla Regione. Queste alcune delle iniziative che Cassa Depositi e Prestiti ha realizzato negli ultimi anni nel territorio siciliano. Operatività che continuerà a essere garantita e rafforzata grazie all’inaugurazione del nuovo ufficio territoriale di Palermo, il primo nella Regione, che permetterà a Cdp di essere ancora più vicina al territorio e alle comunità locali. In occasione dell’apertura, ha fatto tappa a Palermo il Roadshow di Cdp, evento itinerante che ha l’obiettivo di presentare gli strumenti e i progetti del Gruppo a favore di imprese e Pubblica Amministrazione per affrontare le sfide legate allo sviluppo sostenibile, all’implementazione del Pnrr, alla rigenerazione urbana, alla digitalizzazione e al miglioramento della coesione sociale. L’inaugurazione del nuovo ufficio di Palermo si inserisce nel più ampio progetto di Cdp di presenza sul territorio, che ha portato alla creazione di 27 uffici per garantire una copertura di tutte le regioni e per cogliere al meglio le esigenze di imprese e Pubblica Amministrazione. Cdp ha mobilitato nel triennio 2020-2022 risorse per oltre 2,7 miliardi a sostegno di circa 240 enti pubblici siciliani che hanno generato un impatto positivo sia sul piano della sostenibilità e dell’inclusività, sia su quello ambientale. Riguardo agli investimenti nell’ambito del Pnrr, con il bando per l’Attrattività dei Borghi, sono state presentate dai piccoli comuni siciliani 24 domande per un importo complessivo di finanziamento statale pari a 42 milioni. Inoltre, nel primo semestre 2020, circa 140 enti locali hanno aderito all’operazione di rinegoziazione dei mutui esistenti per un totale di oltre 560 milioni di debito residuo, liberando risorse da destinare all’economia del territorio per circa 35 milioni, grazie al risparmio ottenuto sugli interessi dovuti. Dal 2020 al 2022, Cdp ha svolto un’intensa attività a sostegno del tessuto imprenditoriale siciliano. Sono state impegnate, sia direttamente sia per il tramite di intermediari finanziari, risorse per oltre 970 milioni a sostegno di circa 11.000 imprese. Nel dettaglio, Cdp ha finanziato in modo diretto 44 aziende della Regione per oltre 110 milioni. L’attività del Gruppo per il territorio si estende anche al Venture Capital. In particolare, attraverso la propria attività d’investimento, Cdp Venture Capital ha già sostenuto direttamente 8 startup nella Regione con un impegno complessivo di circa 12,5 milioni. Attraverso il Fondo Nazionale per il Turismo, gestito da Cdp Real Asset SGR, l’impegno di Cdp nel capoluogo siciliano ha consentito di restituire nuova vita al Grand Hotel Villa Igiea, complesso immobiliare vincolato (proveniente dalla liquidazione del fallimento Acqua Marcia), simbolo della città di Palermo, che a seguito della riqualificazione ha rafforzato l’offerta turistica di qualità sul territorio. Grazie a un’operazione in partnership con il gestore Rocco Forte Hotel e un importante piano di ristrutturazione, la struttura ricettiva ha riaperto con grande soddisfazione della comunità locale consentendo, tra l’altro, la creazione di un indotto positivo sull’occupazione locale e stagionale. L’attività a sostegno del sistema produttivo siciliano include anche l’operatività di Simest, la società per l’internazionalizzazione delle imprese del Gruppo Cdp.Nell’ultimo biennio, grazie alle risorse del Fondo 394 e a quelle stanziate dal Pnrr, Simest ha finanziato – con più di 90 milioni – oltre 400 Pmi dell’isola per la realizzazione di progetti di espansione all’estero e di innovazione tecnologica. Oltre ai finanziamenti, l’attività ha incluso anche operazioni di ingresso diretto nel capitale di imprese. E’ quanto è successo, fra gli altri, con Irritec, azienda siciliana fra i leader mondiali nell’irrigazione a goccia. Grazie alla collaborazione con Simest l’impresa di Capo d’Orlando (Me) ha realizzato importanti progetti di crescita internazionale in Messico e Brasile.‘Se guardiamo al sistema produttivo siciliano, il quadro ci mostra una regione con alcuni pilastri portanti e diverse eccellenze: l’industria agroalimentare, per esempio, ma anche il turismo, l’economia del mare e il settore dell’energia rinnovabilè, afferma l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco.‘Ci sono naturalmente potenzialità ancora non pienamente utilizzate – spiega -, ad esempio: l’indice di digitalizzazione della regione è 26,6 contro una media nazionale di 53,8; le imprese innovative sono il 47% del totale, a fronte di una media nazionale di 55,7%; la regione è al settimo posto in Italia come presenza di start up (681) e al decimo posto come numero di PMI innovative (75); la propensione delle imprese siciliane 2 ad investire nella digitalizzazione e nell’innovazione sostenibile è superiore alla media nazionale (rispettivamente: 59% versus media nazionale del 55% e del 51%); il 39% delle imprese (vs media nazionale del 26%) intende espandersi sul mercato nazionale, anche per rafforzare le filiere di fornitura localì.‘Dal 2020 al 2022, Cassa ha impegnato risorse per 2,7 miliardi di euro a sostegno di circa 240 enti pubblici siciliani e 128 milioni per progetti infrastrutturali di rilevanza strategica, tra cui linea ferroviaria AV/AC Messina-Catania. Per il futuro, come indicato nel Piano strategico di CDP per il 2022- 2024, vogliamo sviluppare nuovi strumenti e servizi a supporto della PA’, aggiunge.‘Il nostro impegno, con il nuovo ufficio di Palermo, riguarderà la Sicilia e la Calabria. Per una vicinanza più stretta con le imprese e gli enti locali nel momento in cui c’è bisogno di grandi investimenti, in cui l’impegno dell’Europa è sotto gli occhi e noi dobbiamo essere capaci di tradurlo in progetti e in occasioni di crescita e sviluppo”, sottolinea Giovanni Gorno Tempini, presidente di Cassa Depositi e Prestiti.‘I settori su cui puntare l’attenzione – ha aggiunto – sono quelli ovviamente noti che riguardano la transizione energetica, la digitalizzazione ma, oltre a quello, c’è il tema delle infrastrutture sociali. E’ un orizzonte ampio quello che la Cassa si propone: l’obiettivo è quello di favorire la crescita intelligente, sostenibile, che sia il frutto di una collaborazione tra il mercato, il settore privato e quello pubblico e, auspicabilmente, con noi. E’ una sfida e un’opportunità a 360 gradì.‘Grazie al nuovo piano strategico, Simest punta a rafforzare il proprio sostegno a favore dello sviluppo internazionale delle imprese italiane, favorendo – grazie a un’evoluzione degli strumenti – una crescita sostenibile a livelloeconomico, sociale e ambientale. La nostra attività si estenderàanche al supporto delle filiere produttive e includerà un servizio consulenziale, strategico per l’internazionalizzazionè, ha detto l’amministratore delegato di Simest, Regina Corradinid’Arienzo, a margine del roadshow di Cdp.‘Si tratta di innovazioni importanti che, grazie alla cooperazione sistemica con tutti gli attori istituzionali, alla collaborazione col sistema bancario e alla stretta sinergia col Gruppo Cdp – ha aggiunto -, ci permetteranno di essere ancora più incisivi rispetto al passatò.‘La Regione ha una precisa strategia per lo sviluppo turistico ed economico della Sicilia. La fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e le azioni per la valorizzazione del territorio e delle sue specificità rappresentano la direttrice su cui si muove la programmazione regionale. In particolare, con maggiore incisività, per sostenere la crescita delle aree dell’Isola con i più alti indici di declino demografico, invecchiamento e marginalità’, ha detto l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata.‘E’ importantissimo immettere nuovi capitali per un nuovo modello di sviluppo che prenderà il via attraverso il Pnrr, attraverso la nuova programmazione 2021-2027 ma anche mettendo insieme finanziamenti privati e pubblicì, ha affermato Paolo Amenta, presidente di Anci Sicilia.
– foto xd6/Italpress –
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