C’è ancora una possibilità che il calcio dalla Promozione in giù possa ripartire

 
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Il presidente della Lnd-Sicilia, Sandro Morgsna

Palermo. Lo sport è tra le attività che ha maggiormente risentito della pandemia. Ad oggi le notizie sono sconfortanti perché nel calcio, dalla Promozione in giù, la stagione potrebbe già essere considerata chiusa. O quantomeno rinviata al prossimo settembre.

Mentre i dirigenti dei club si interrogano cosa significhi il termine “rinviati al prossimo settembre” dalla Lega Nazionale Dilettanti arrivano altre indiscrezioni di senso opposto.

Ripartire non sarà semplice e seppur per l’Eccellenza sia stato deciso di riprendere, pur con i dovuti accorgimenti sanitari, per gli altri campionati non ci sono certezze. Gela Fc e Gela dovranno attendere lo scadere del Dpcm di febbraio per capire cosa accadrà. Perché se il virus abbasserà la propria violenza contagiosa non è da escludere che anche i campionati minori possano riprendere.

I dubbi sono tanti. In Eccellenza l’ipotesi che prende piede è quella di completare il girone di andata e di disputare i play off allargati fino alla ottava classificata, mentre gli altri disputerebbero i play out. Si garantirebbe un minimo di competitività perché la prima idea di non fare retrocedere nessuno significherebbe sconvolgere il campionato, con club che farebbero giocare solo ragazzini e baderebbero a contenere i costi.

Il Comitato regionale presieduto da Sandro Morgana ha chiarito intanto che in futuro sarà data priorità alla meritocrazia. A tal proposito il neo presidente è stato chiaro. La Lnd vuole assolutamente fare riprendere i campionati, e lo vogliono anche i club. C’è un problema di costi. Senza gli incassi al botteghino e con i tamponi da fare con frequenza servono contributi.

“Sono qui per far giocare a calcio, non per ritardare la ripresa – ha detto Morgana al Giornale Di Sicilia ricordando il suo intervento nel direttivo della Lnd –  Stagione finita? Spero assolutamente di no, è fuori dall’idea del presidente Sibilia che ha detto il contrario. Siamo convinti che a marzo potremmo far ripartire tutto”.

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