Centinaia di immobili abusivi, in Comune manca il regolamento: più di 300 da trascrivere

 
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Immagini di repertorio

Gea. Dopo la tragedia di Casteldaccia, nel palermitano, il governo regionale ha annunciato l’ennesima stretta contro l’abusivismo edilizio, attraverso nuove verifiche nei comuni che non hanno ancora adempiuto alla disciplina in materia (demolizioni comprese). Tra le situazioni più difficili c’è sicuramente quella locale. In municipio manca ancora un regolamento per la gestione degli immobili abusivi acquisiti al patrimonio dell’ente. Sono centinaia le abitazioni e i manufatti che dovrebbero finire nella piena disponibilità comunale. Centocinquanta di questi sono già stati trascritti e almeno altri trecentocinquanta attendono la stessa sorte, anche se i tempi non appaiono così stretti, a causa tra le altre cose del poco personale a disposizione. Negli ultimi giorni, sono state emesse nuove ordinanze di demolizione di immobili realizzati senza autorizzazioni. I numeri sono elevati e il rischio è aprire una ferita sociale difficile da cicatrizzare.

Tanto dipenderà dal regolamento sulla gestione successiva al passaggio degli immobili abusivi al patrimonio del Comune. Non si esclude neanche la possibilità che le abitazioni possano essere mantenute da chi ci vive, magari dietro il pagamento di un canone che verrebbe incassato dal Comune. Il commissario Rosario Arena e i funzionari dell’ente starebbero comunque vagliando tutte le soluzioni praticabili, soprattutto con l’intenzione di evitare tensioni.

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