Centrale sollevamento per le acque del potabilizzatore, sì espropri: “Pubblica utilità”

 
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Gela. E’ considerata un’opera da realizzare con urgenza, attraverso un finanziamento, già concesso, di circa tre milioni di euro. Siciliacque ha ottenuto il disco verde anche dal dipartimento regionale acqua e rifiuti, per la realizzazione della centrale di sollevamento delle acque del potabilizzatore locale. Gli uffici regionali hanno vagliato favorevolmente la richiesta, giunta proprio da Siciliacque. I funzionari dell’azienda hanno ottenuto di poter procedere agli espropri delle aree nelle quali sono previsti i lavori, attraverso una propria struttura interna. L’opera è stata dichiarata di “pubblica utilità”. La Regione ha disposto “la pubblica utilità, l’indifferibilità e l’urgenza” dei lavori, che furono finanziati tre anni fa. Si concentreranno in aree che sono attualmente nella proprietà dell’ex Asi, ma anche del demanio, ramo ferrovie. Il progetto esecutivo giunse agli uffici palermitani, a giugno dello scorso anno.

L’azienda, che sull’isola gestisce il sovrambito del sistema idrico, ha piena disponibilità delle infrastrutture, compreso il sistema alimentato dal potabilizzatore locale. Lo scorso anno, si sono tenute le conferenze di servizi, previste dalle procedure. Il dipartimento regionale acqua e rifiuti, adesso, ha autorizzato la società ad intervenire, direttamente, con gli atti per l’esproprio delle aree, anche per accelerare sui tempi.

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