Centro Alzheimer inadeguato, Messinese: immobili occupati da parcheggio e incontri politici

 
0

Gela. “Nei locali destinati abusivamente a parcheggio dall’associazione Falchi d’Italia e sala di riunioni politiche dal circolo Arci

abbiamo deciso di realizzare un centro diurno unico per assistere soggetti autistici e quelli che soffrono di alzheimer. Ma la vicenda è sfociata per le vie legali”. Con queste parole il sindaco Domenico Messinese è intervenuto sulla protesta avviata questa mattina dai famigliari dei trenta pazienti assistiti dal centro diurno di Alzheimer realizzato, il 25 maggio 2015, dall’Asp cl2 nei locali di via Marsala, concessi dall’allora sindaco Angelo Fasulo e coordinati da Benedetto Spoto.

La protesta dei famigliari. I parenti, degli incolpevoli soggetti in cura, contestano l’inadeguatezza dei locali, evidenziando la mancanza di servizi igienici dedicati per pazienti di sesso diverso e aria condizionata nelle stanze del centro Asp.

La precisazione dell’Asp. “L’Asp la sua parte l’ha fatta – smorza i toni il responsabile del centro Alzheimer, Benedetto Spoto –

I bagni sono in comune ma i locali messi a disposizione sono questi. Ci siamo adattati. Se l’amministrazione comunale ha a cuore l’assistenza di questi soggetti non vedo perché non debba garantire l’ampliamento dei locali ricorrendo a quelli attigui della Ghelas nel rispetto dell’accordo sancito da Fasulo. L’ex primo cittadino aveva previsto un ampliamento per utilizzare un nuovo bagno e un salone più spazioso. Il sindaco Messinese, subito dopo il suo insediamento, ha fatto un giro del centro, ha visto in quali condizioni operiamo ma poi non è successo nulla”.

Le accuse del sindaco. “I locali di via Marsala sono inadeguati – tuona il sindaco Domenico Messinese – I famigliari hanno ragione. I centri Alzheimer e Autistico devono essere trasferiti al pianoterra dello stabile di via Ascoli occupato abusivamente dall’associazione Falchi d’Italia e, per il restante cinquanta percento, dal circolo Arci che esercita un’attività di recupero ma effettua anche discutibili incontri politici”.

“Abbiamo inviato lettera di sfratto ai Falchi d’Italia perché non accreditati e da anni non pagano nulla – conclude il sindaco – Hanno modificato illegalmente la struttura dei vani e pretendono anche un rimborso. Siamo alla follia. L’obiettivo è destinare tutto il pianoterra ad un unico centro per assistere chi soffre di Alzheimer e i soggetti autistici. Siamo stati costretti a ricorrere alle vie legali. Diversa è la posizione del circolo Arci che lasciando il pianoterra rimarrebbe al primo piano, dove possono tranquillamente organizzare anche le loro riunioni politiche”.

La replica dell’Arci. “Nessuna riunione politica – precisa Luciana Carfì, presidente circolo Arci – Forse si riferisce a quando è venuto con la sua attuale segretaria a trovarci in campagna elettorale per chiarimenti sulle politiche sociali? Se si riferisce a questo ha ragione. Per il resto afferma il falso. Noi facciamo attività sociale, culturale ed educativa. Nessuno ha comunicato l’intenzione di liberare il pianoterra. Appare tutto molto scorretto da parte di chi vuole strumentalmente attivare uno scontro. Noi facciamo attività ma se ritengono utile fare altro siamo pronti ad andare via”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here