“Centro Chimera” e successo aziendale, Paola Greco: “Ottimizzare è la parola d’ordine”

 
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Nella foto: Paola Greco, ingegnere industriale

Butera. Il laboratorio di idee allestito tra i rottami del centro di riciclo “Autodemolizioni Chimera” ha ospitato Paola Greco, ingegnere industriale. A fare gli onori di casa è stato Filippo Chimera, titolare dell’azienda che opera nell’area industriale di Butera e ideatore della rassegna culturale.

Ecco, di seguito, l’intervento di Paola Greco.

Come si ottiene il successo aziendale?

In molti studiosi, negli anni hanno cercato di rispondere a questa domanda, attraverso concetti teorici o empirici che siano. Alcuni concetti fondamentali, però, trovano concretamente spazio tra le imprese degli ultimi 20 anni, in continua ascesa ed evoluzione.

Per un’azienda, il successo, di sicuro si ottiene attraverso una organizzazione razionale e rigorosa, che permetta il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ottimizzare è la parola d’ordine, ossia: ottenere i migliori risultati possibili in un dato momento, a precise condizioni, inserite in un contesto particolare. Ottenere il massimo, quindi.

Per competere ad alti livelli l’ottimizzazione dei processi produttivi deve essere il fulcro attorno cui far ruotare l’intera struttura aziendale che, solo in questo modo, diviene efficiente e solida.

Tutto ciò è possibile grazie alla messa in campo di un insieme di attività volte a massimizzare i profitti e a minimizzare i costi, impiegando tutte le tecnologie, anche a livello organizzativo, di cui l’azienda dispone.

 

Ecco le 5 azioni imprescindibili per perseguire, in modo sistematico, l’ottimizzazione dei processi aziendali.

  1. Misurare il processo – Significa controllare la qualità dei processi produttivi e organizzativi dell’azienda, valutandone il livello.
  2. Ottimizzare i parametri – Vuol dire verificare attraverso analisi comparative.
  3. Conformare – E’ necessario possedere un sistema conforme a norma, e quanto più univoco possibile, per poter certificare l’assoluta qualità dei prodotti/servizi dell’azienda.
  4. Ridurre i costi – Riuscire a rintracciare le criticità dei processi e a risolvere le mancanze in termini di efficienza, vuol dire ottenere una notevole riduzione dei costi.
  5. Garantire efficienza – Significa assicurare sempre uno standard di alto livello che sia in grado di soddisfare la risposta verso l’esterno e di garantire una certa fluidità di flusso nei processi, all’interno.

Le fasi operative attraverso cui tutti i processi si esplicano praticamente, sono le seguenti:

Business Process Analysis (BPA) – Condurre una buona analisi può garantire successo al processo di ottimizzazione. Conoscere in modo dettagliato e rigoroso l’organizzazione dell’azienda, significa essere in grado di misurarne costantemente l’efficienza. I ritorni positivi di una operazione di questo tipo sono immediatamente riscontrabili. E questo in termini di: identificazione di esigenze, evidenza di criticità, rappresentazione dei processi in corso.

Business Process Management (BPM) – E’ la fase corrispondente alla gestione e all’utilizzo di tecniche statistiche di controllo. Consiste nella creazione di modelli di business, nell’analisi e nell’ottimizzazione dei processi aziendali end to end per realizzare i gli obiettivi aziendali strategici. La metodologia BPM può essere applicata alle attività e ai processi ripetibili, continuativi o prevedibili. La finalità ultima è quella di migliorare i processi e aumentare la produttività. Metodologia BPM

Progetta e analizza: analizzare il processo esistente. Valutare efficienze e problematiche e analizzare l’impatto che queste hanno sulle altre attività o gli altri processi.

Crea un modello: scoprire come migliorare il processo e delineare una progettazione ottimale. Quindi adattare il funzionamento in base a una varietà di potenziali scenari e variabili.

Esegui: dopo aver creato il modello del processo, implementare le modifiche, assicurandosi di documentare anche i rispettivi motivi che hanno portato a tali modifiche.

Monitora: completata l’implementazione del nuovo processo, sarà necessario monitorare per valutare l’efficacia delle migliorie apportate. E per farlo, ci si affida ai dati a disposizione individuando eventuali incrementi nell’efficienza, riduzione dei costi o erogazione di prodotti più rapida.

Ottimizza e automatizza: una volta applicata la metodologia BPM a un processo, bisognerà continuare a monitorarlo e ottimizzarlo nel tempo. BPM è un processo continuo che va migliorato periodicamente con nuove strategie. Se il nuovo processo funziona in maniera efficiente, l’obiettivo è quello di capire se possono essere automatizzate alcune attività.

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