Cgil siciliana, riconferma per Mannino e per la segreteria: “Fermare la borghesia mafiosa”

 
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Mannino e la segreteria regionale Cgil sono stati riconfermati

Palermo. La nuova assemblea generale della Cgil siciliana, eletta a conclusione del XVII congresso, ha confermato Alfio Mannino alla guida del sindacato in Sicilia. Mannino è stato eletto con 148 voti a favore e 4 contrari su 152 aventi diritto al voto. Confermata anche la segreteria uscente composta da Angela Biondi, Ignazio Giudice e Gabriella Messina. E’ l’ultimo atto del congresso che si è tenuto a Isola delle Femmine, nel Palermitano, ed ha visto, dopo la relazione di Mannino, tavole rotonde, un partecipato dibattito e le conclusioni della vice segretaria nazionale Gianna Fracassi. Appena eletto Mannino è tornato sui temi che saranno al centro dell’iniziativa sindacale dei prossimi tempi. Frattura generazionale, questione morale, recupero delle disuguaglianze sociali e territoriali i temi al centro del suo intervento. “Occorre sanare la frattura generazionale che si sta determinando – ha sottolineato Mannino – con 20 mila giovani che abbandonano ogni anno la Sicilia. Occorre costruire per i nostri giovani prospettive che consentano di scegliere di restare in Sicilia. Prospettive formative – ha aggiunto – di lavoro, di condizioni di vita buone, di benessere. Altrimenti nel giro di pochi anni la Sicilia rischia di finire depauperata delle sue energie più fresche e di arretrare ulteriormente”. Mannino ha poi definito “prioritaria la questione morale, soprattutto oggi che sono in arrivo ingenti finanziamenti europei. Troppi i casi di corruzione che continuano a emergere anche all’interno della pubblica amministrazione, che deve invece diventare una casa di vetro. La cattura di Messina Denaro – ha aggiunto il segretario della Cgil – ha risollevato la questione della cosiddetta borghesia mafiosa che sta inquinando le istituzioni. Un passaggio così importante come la cattura del boss deve essere accompagnato dal fitto prosieguo delle indagini e da risultati anche sui complici e i fiancheggiatori”.

Dal palco del congresso è risuonato anche forte il no all’autonomia differenziata. “Contro un provvedimento che metterebbe in ginocchio il Mezzogiorno e la Sicilia e che non serve al Paese – ha affermato Mannino – lanceremo già dai prossimi giorni la mobilitazione”.

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