Che fine ha fatto il Museo del Mare? La nave greca “in trasferta” è un successo

 
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I resti della nave sono stati esposti a Forlì

Gela. In trasferta per la mostra romagnola “Ulisse. L’arte e il mito”, la nave greca riscuote successi e fa il pienone ai Musei San Domenico di Forlì. Esperti e semplici avventori rimangono in fila pur di osservare quella che viene ritenuta la nave più antica al mondo, strappata ai fondali del mare. In città, fino ad oggi, non è mai stata esposta. La soluzione dell’ex monastero della Benedettine è fallita, prima ancora di concretizzarsi, e si attende un Museo del Mare, per il quale devono però ancora aprire i cantieri. A Forlì, dove dovrebbe rimanere fino al prossimo giugno, è quasi un evento unico, con turisti ed esperti di ogni tipo. In città, invece, c’è il pericolo che non venga mai esposta. Un dubbio sollevato anche dal consigliere comunale Vincenzo Casciana, che per l’attività svolta si è occupato delle operazioni tecniche di prelievo e di ricerca in mare, in collaborazione con gli studiosi dell’Università di Ginevra. Il presidente della Regione Nello Musumeci, di recente, ha rassicurato sul Museo del Mare. I lavori, però, non sono ancora partiti.

“Il rischio che si corre, qualora non fossimo pronti dal punto di vista progettuale e dei tempi, è che la città non possa godere della presenza di un bene che è suo per appartenenza e nascita, a tutto danno quindi del suo sacro diritto di vederla esposta – dice Casciana – questo non deve accadere. Quel che ad oggi resta è un patrimonio culturale, ma non solo, di valore inestimabile che si trova ad essere ospitato, sebbene momentaneamente, in un’altra città. Lo dico con l’orgoglio di appartenere ad una terra che offre tesori, auspicando che gli occhi di chi questi tesori li possiede e dovrebbe attivarsi per tutelarli, non siano miopi. Se Gela non fosse in grado di trovare una collocazione per la nave, potrebbe perderla definitivamente”.

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