“Chiarezza sui lavori delle confraternite a Farello”, ancora i cimiteri: Cascino presenta un’interrogazione

 
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Gela. Sono trascorsi pochissimi giorni dalle tante polemiche scoppiate in aula consiliare intorno al tema del project financing privato per l’ampliamento del cimitero Farello. “Chiarezza sui lavori delle confraternite”. Un progetto inserito all’interno del piano triennale delle opere pubbliche appena varato. Un confronto che ha fatto emergere evidenti spaccature soprattutto nel gruppo di centro sinistra. Di cimiteri, però, si tornerà a parlare anche martedì durante la seduta di question time. Questa volta, la richiesta di fare chiarezza arriva dai banchi del centro destra. Il capogruppo della lista Musumeci Vincenzo Cascino ha già depositato un’interrogazione con l’obiettivo di avere risposte circa i lavori conclusi dalle confraternite che, negli scorsi anni, hanno costruito loculi e cappelle proprio all’interno del cimitero Farello. “E’ necessario sgombrare il campo da possibili equivoci oppure da dati poco chiari – spiega il consigliere comunale – a mio avviso, i dubbi principali riguardano i provvedimenti d’agibilità rilasciati alle confraternite e, soprattutto, le opere di urbanizzazione che dovevano essere realizzate a scomputo di una parte degli oneri da versare al Comune. Vorrei capire, inoltre, se il contenuto delle convenzioni stipulate tra l’ente comunale e i rappresentanti delle confraternite sia stato del tutto rispettato. Se non sbaglio, solo per fare un esempio, a carico delle confraternite dovevano esserci anche i costi di traslazione e tumulazione delle salme che sono state trasferite proprio nei nuovi loculi realizzati. Alla fine, chi si è fatto carico di queste spese?”.

I mille loculi comunali. Nella sua interrogazione, Cascino ritorna anche sul tema dei mille loculi comunali annunciati dall’ex assessore Nuccio Di Paola e confermati dal sindaco Domenico Messinese. “In realtà – conclude – quei loculi da consegnare al Comune dovevano realizzarli le confraternite a scomputo degli oneri. Invece, si è preferito andare avanti in maniera diversa”. 

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