Chiede gli atti sul servizio rifiuti…ma deve pagarli: Panebianco, “mi è stato chiesto di coprire le spese”

 
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Gela. “Per chiedere l’acquisizione di atti e svolgere quello che è il compito minimo di un consigliere comunale, bisogna pagare”. La risposta degli uffici. Il capogruppo dell’Udc Giovanni Panebianco solleva il caso su quanto accaduto dopo la richiesta di acquisire atti relativi ai pagamenti effettuati in favore degli operai in servizio per conto dell’azienda campana Tekra, titolare dell’appalto di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. Nella missiva recapitatagli, infatti, i funzionari del settore ambiente precisano che “l’ufficio rimane a disposizione per l’eventuale esame e la presa visione dei documenti amministrativi, il rilascio di copia è invece subordinato al rimborso del costo di riproduzione nonché i diritti di ricerca e di visura”. Insomma, va bene l’accesso agli atti amministrativi del municipio, ma bisogna coprire i costi correlati. “Onestamente, credo sia assurdo – continua Panebianco – a questo punto, per ogni richiesta di atti pubblici dovrei pagare e coprire le spese? Pensavo che un consigliere comunale venisse eletto proprio per valutare quanto accade all’interno della macchina amministrativa e darne conoscenza ai cittadini. Ho anche informato il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia. Volevo solo capire se era stata attestata ufficialmente la regolarità dei pagamenti in favore dei lavoratori del servizio rifiuti. Mi è stato risposto che i pagamenti risultano in regola fino al mese di luglio e, per il resto, invece, dovrò pagare io. A questo punto, mi preparo a mettere mano al portafoglio per svolgere il mio compito”.

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