“Ciliegino” e possibili investimenti, confronto Greco-alleati: martedì vertice politico

 
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Un incontro di maggioranza coordinato dal sindaco (Immagini di repertorio)

Gela. Dell’assessorato lasciato libero dal Pd, di delega all’ambiente e di rilancio politico della “nuova” maggioranza, senza ormai dem, si parlerà solo martedì prossimo, nel corso di un altro confronto già indetto dal sindaco Lucio Greco. Quello che si è concluso nella prima serata, a Palazzo di Città, è stato invece un faccia a faccia tra l’avvocato e i consiglieri di maggioranza, tutto scandito dalle idee progettuali dell’amministrazione. Qualcuno ha tentato di chiedere lumi al sindaco dopo l’addio dem, ma sarebbe stato tutto rinviato alla prossima settimana. C’era Greco e c’era il consulente Pietro Inferrera, che si occupa di pianificazione strategica. Sono stati passati in rassegna gli ultimi accordi conclusi, compreso quello con Cassa Depositi e Prestiti, che dovrebbe fungere da braccio operativo, soprattutto per arrivare a bandire gare per interventi ritenuti strategici. C’è ancora un dossier del tutto aperto, quello dei progetti del “Patto per il Sud” (anche se fino ad oggi è partito un unico cantiere). L’iter di “Agenda Urbana” va avanti e dopo gli avvisi, sono stati assegnati diversi incarichi tecnici. Ovviamente, si tenterà di non perdere altre possibilità. Il caso del definanziamento dei 33 milioni di euro del “Patto per il Sud” è un precedente che la giunta Greco, già al centro di non poche perplessità, non si può certamente permettere. Non tutti i consiglieri di maggioranza erano presenti. Il sindaco ha esposto diverse ipotesi, tentando di convincere anche i più scettici tra i suoi. Di recente, la giunta ha dato il via libera al piano di riqualificazione di diverse arterie urbane, per un totale di cinque milioni di euro che dovrebbero arrivare dalle compensazioni minerarie. Ad oggi, sono ipotesi che devono ancora concretizzarsi. Sul tavolo del sindaco e dell’ingegnere Inferrera pare ci siano ancora possibili iniziative da portare avanti con Invitalia, che ha prodotto ben poco per l’area di crisi, con un unico progetto arrivato a finanziamento. Non poteva mancare neanche il polo “Ciliegino”, fermo dal 2013. Di recente, si è accesa la bagarre sulle aree, contese da più aziende, anche se allo stato nella disponibilità esclusiva del municipio, che deve pure farsi carico del fardello enorme degli espropri eventualmente da coprire. Pare che Greco sia ritornato a sostenere che su quelle aree e sul progetto agro-fotovoltaico ci sia l’interesse di più aziende. La strada battuta dall’avvocato potrebbe essere un bando, aperto anche ad aziende estere. Il tentativo è di individuare gruppi che possano coprire i costi del progetto e degli espropri. Nelle ultime settimane, si sono fatti sentire i manager di “Tep”, che hanno addirittura chiesto (se ce ne fossero gli estremi) di avviare indagini sulla procedura fatta partire alla Regione da un’altra azienda del settore, la marchigiana “Agroenergie”. I rapporti tra l’amministrazione comunale e i vertici di Ghelas sono ritornati piuttosto stabili, dopo i tumulti del post-lockdown.

Non a caso, Greco e i suoi più stretti collaboratori guardano alla municipalizzata per portare avanti progetti e procedure. Non è ancora chiaro se toccherà al management della società fare da riferimento per un’eventuale cabina unica di progettazione. Gli alleati, che hanno registrato l’uscita del Pd, attendono che le parole possano trasformarsi in investimenti, in un territorio economicamente collassato da tempo. Solo nelle prossime settimane si capirà se i piani del sindaco corrispondano a quelli dei sostenitori e anche i nuovi equilibri politici potrebbero incidere.

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