“Ciliegino”, ombre su dirigenti comunali e politica: Greco, “hanno nome e cognome”

 
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Greco attacca l'opposizione e lancia sospetti su "dirigenti comunali e politica"

Gela. La domenica serve a Greco a rilanciare la sua maggioranza, con un messaggio video diffuso sui social. L’avvocato prende spunto dall’approvazione dell’atto di indirizzo, che sulla carta dovrebbe consentire di rilanciare l’ex polo “Ciliegino”. “Era un progetto morto e sepolto – ha detto – l’amministrazione comunale e la maggioranza, responsabilmente, stanno cercando di portarlo avanti. E’ un progetto importante per l’economia, lo sviluppo e l’occupazione. Devo ringraziare la maggioranza”. Il clima nell’aula virtuale dell’assise civica è stato più che teso. L’opposizione in blocco, compreso il Partito Democratico, non ha partecipato né alla votazione di giovedì notte, resa inutile dal numero legale caduto, né a quella di venerdì sera, che invece ha sbloccato il provvedimento. Pesantissimi sono stati i fendenti politici assestati dall’opposizione al presidente del consiglio Salvatore Sammito, additato come “segretario della maggioranza”, e alle modifiche all’atto di indirizzo, che ritengono possano nascondere “vecchie logiche imprenditoriali”. Greco, come spesso accade, traccia il confine tra i “responsabili”, ringraziando la sua maggioranza per il supporto, e chi invece “vuole continuare a scherzare con il futuro della città”, rivolgendosi chiaramente all’opposizione. “La mia impressione – ha spiegato – è che c’è qualcuno che vuole continuare a scherzare con il futuro della città. Ma posso assicurare che non glielo permetteremo. Forse, non si stanno rendendo conto della grave situazione che sta vivendo Gela”.

Rispetto a qualche settimana fa, quando ha confermato l’intenzione di rilanciare il progetto, Greco punta anche a dirigenti e politica. “Ci sono delle responsabilità riconducibili a politici e a dirigenti comunali – ha detto ancora nel videomessaggio – che hanno anche un nome e un cognome”. Chi siano, il sindaco non lo spiega, ma le sue parole sono molto pesanti, rispetto alle sorti di un progetto, sulle quali sia erano per un periodo accese anche le luci della magistratura. L’amministrazione comunale, con l’atto di indirizzo, prevede di acquisire tutte le aree e pagare gli espropri, pare utilizzando anche i fondi delle royalties estrattive. L’eventuale azienda privata verrà individuata con un bando e il sindaco ha spiegato che da lunedì l’iter proseguirà anche con incontri alla Regione. L’avvocato, durante il dibattito all’assise civica, ha voluto il supporto dell’ex direttore generale dell’assessorato regionale all’energia, Tuccio D’Urso, che prima di andare in pensione, diventando consulente del presidente Nello Musumeci, ha dato l’assenso alla scelta della giunta, confermandolo anche giovedì sera.

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