Cinquantadue chili di hashish, cocaina e pistole, in appello confermata la condanna a Lauretta

 
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Gela. Un maxi sequestro di hashish, circa cinquantadue chili, oltre a cocaina e armi (due pistole con matricola abrasa). Il blitz dei poliziotti del commissariato portò all’arresto del trentatreenne Emanuele Lauretta. Un anno fa, venne condannato a otto anni e due mesi di reclusione, con verdetto del giudice dell’udienza preliminare. La decisione è stata confermata dai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, che non hanno accolto il ricorso presentato dal legale di difesa, l’avvocato Carmelo Tuccio. Lauretta, dopo l’arresto, ammise i fatti, sostenendo di aver tentato l’ingresso nel mercato locale della droga. Le pistole gli sarebbero servite solo per difendersi.

Da quanto ricostruito, inoltre, avrebbe cercato di coltivare anche marijuana, utilizzando un garage a Butera. Dopo la condanna di primo grado, giunta a conclusione del giudizio abbreviato, la difesa si è rivolta ai giudici nisseni che, però, hanno confermato la decisione di condanna. Le motivazioni non sono state ancora depositate, ma il difensore potrebbe optare per il ricorso in Cassazione.

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