Cinquemila fedeli gelesi per la visita del Papa a Piazza Armerina

 
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Piazza Armerina. Più di cinquantamila  persone hanno accolto Papa Francesco in Piazza Falcone-Borsellino a Piazza Armerina. Già nella giornata di ieri, vigilia dell’evento storico nella diocesi piazzese, più di diecimila giovani hanno partecipato alla veglia di preghiera in Piazza Duomo alla presenza del Vescovo. Stamani, già alle prime ore del mattino, i fedeli si sono radunati nel luogo dell’incontro con il Santo Padre.

Oltre cinquemila fedeli gelesi hanno partecipato all’evento, duemila dei quali hanno raggiunto la città dei Mosaici in bicicletta.

La sedia della presidenza del Papa è stata realizzata dai poveri e dai volontari  della Piccola Casa della Misericordia di Gela. I detenuti delle Case Circondariali di Gela, Enna e  Piazza Armerina hanno regalato un ostensorio di legno ed alcuni manufatti realizzati da loro. Il Santo Padre ha salutato tutti i detenuti e ha dato loro una parola di conforto singolarmente.

Ad accogliere il Pontefice allo Campo sportivo è stato il Vescovo Rosario Gisana che, durante il suo discorso alla presenza dei fedeli, si è emozionato più volte, marcando il messaggio pastorale che lo ha caratterizzato in questi anni: “Abbiamo preso alla lettera la sua missione pastorale nel momento in cui lei ha detto quelle parole profetiche, nel giorno della sua nomina a Sommo Pontefice: una chiesa povera e per i poveri.  Stiamo cercando di realizzare questo tipo di missione nella nostra Diocesi: una chiesa povera, tra i poveri e per i poveri – ha detto Gisana.”

Papa Francesco è rimasto sbalordito dal calore dei siciliani ma anche dalle condizioni atmosferiche: “C’è bel sole in Sicilia.”

Durante il suo discorso ai fedeli, ha ammonito i sacerdoti, ricordando la loro missione pastorale invitandoli a non dimenticate il loro servizio verso il prossimo: “Consolate perché per primi siete stati consolati voi da Dio. E voi, fedeli, non abbiate paura di dire ai vostri sacerdoti perché vi siete allontanati dalla Chiesa, però ascoltate la loro risposta.”  Poi il Santo Padre ha fatto un appello a tutti i giovani:” La vostra presenza nella Chiesa è segno di speranza. Non abbiate paura del futuro, le inquietudini dei giovani sono i semi del futuro”.  Papa Francesco ha voluto dare un messaggio di speranza ai fedeli che vivono la grande crisi economica, sociale, culturale ed esistenziale: ” Non sono poche le piaghe che vi affliggono: sottosviluppo sociale e culturale, sfruttamento dei lavoratori e mancanza di dignitosa occupazione per i giovani. Migrazione di interi nuclei familiari; usura, alcolismo e altre dipendenze. Sfilacciamento dei legami familiari. E di fronte a tanta sofferenza la comunità ecclesiale può apparire spaesata, stanca; a volte invece, grazie a Dio è vivace, profetica mentre ricerca nuovi modi di annunciare e offrire misericordia.”

Prima della conclusione dell’incontro, Papa Francesco ha salutato alcuni bambini e rappresentanti di varie realtà diocesane, per poi andare con la papamobile verso lo stadio, dove lo attendeva l’elicottero in direzione Palermo.

2 Commenti

  1. Oltre ad essere stupidi perché vanno ad idolatrare un omino vestito di bianco oltre alle statue e ai morti (ma questi sono cavoli loro e non me ne può frega’ de meno!, dicevo, oltre a questo però la cosa che da più fastidio e che rompono le palle alle quattro e mezza di notte facendo baccano sotto casa delle persone che stanno dormendo, ‘sti cafoni!!

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