Città invasa dai rifiuti, per l’Ato è “emergenza igienico ambientale”

 
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Gela. Il servizio di raccolta dei rifiuti è in ginocchio. Il commissario straordinario dell’Ato Ambiente, Giuseppe Panebianco, parla di “grave stato di emergenza igienico ambientale, per le manifestazioni portate avanti dal movimento dei Forconi”.

La città, anche oggi, si è svegliata con cassonetti e marciapiedi invasi dall’immondizia.

Preso d’assalto dagli automobilisti l’unico distributore di carburante rimasto aperto in questi giorni, ma le inevitabili code vengono ignorate dai vigili urbani. I blocchi dei manifestanti non hanno lasciato varchi ai compattatori delle imprese incaricate al servizio di raccolta dei rifiuti e del percolato, rispettivamente la Sap-Roma costruzioni e la ditta Pesarini.

I mezzi di quest’ultima non hanno potuto valicare i confini del petrolchimico, sfociato anche “col mancato conferimento del percolato presso la raffineria – dice Panebianco – i mezzi della ditta Pesarini solo alle 18 sono riusciti a scaricare ma solo 50 metri cubi di percolato che rischia adesso di sversarsi.

Si tratta di prodotto altamente inquinante che continua ad essere accumulato”. L’accesso alla sede dell’Ato Ambiente, nella zona industriale  di contrada Brucazzi, sarebbe stato consentito solo al commissario straordinario che si è rivolto al prefetto, questore, procuratore della Repubblica e sindaco.

“A causa ed in conseguenza dei blocchi dai manifestanti – accusa Panebianco – non siamo in grado di potere garantire alcun servizio essenziale di raccolta dei rifiuti solidi urbani negli ospedali, raffineria, scuole e asili con grave danno per la collettività. Ci viene impedito anche l’accesso nella zona industriale, sede dell’Ato Ambiente, dove insiste un impianto di compostaggio con macchinari e mezzi in dotazione nuovi (pala, caricatore e vagliatore)” che rischiano di essere presi da atti vandalici agevolati “dall’area industriale deserta”.

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