“Città merita considerazione Regione”, Greco: “Illustrato tutto, con dissesto rischi per Ghelas”

 
0
Il sindaco Greco e il presidente Schifani

Gela. Con i contatti in corso tra il municipio e le stanze del governo regionale, il sindaco Lucio Greco conferma che il target principale rimane proprio Palermo, nel tentativo di arrivare ad un sì istituzionale per una norma che possa sbloccare l’avanzo delle royalties. “Ho fatto appello al presidente della Regione perché presti attenzione alla situazione finanziaria della nostra città che, per le sue peculiarità, merita la giusta considerazione così come è stata manifestata nei confronti di altre grandi città siciliane. Al presidente, tramite suoi strettissimi collaboratori – dice Greco – ho illustrato la condizione paradossale e assurda in cui si trova la nostra città che rischia il dissesto, nonostante disponga di ampie risorse, frutto delle royalties”. Arrivare al dissesto, come spiega il primo cittadino, potrebbe aprire scenari non assolutamente auspicabili. “Per evitare il dissesto che comporterebbe disastrose conseguenze, come l’aumento fino al massimo delle tariffe e delle aliquote fiscali, bloccando inoltre le nuove assunzioni, fino a tagliare le spese sociali e mettendo in forse anche la tenuta della Ghelas, l’amministrazione comunale si sta dotando di un piano di riequilibrio”, dice Greco. Allo stesso tempo, come già fatto ieri, continua a non condividere per nulla la strada di chi invoca la sfiducia. “In questo scenario di criticità complessiva, il comportamento di alcuni consiglieri comunali che premono per la sfiducia al sindaco, appare assolutamente irresponsabile perché non si rendono neanche conto che, in questo modo, si stanno schierando contro gli interessi della città. Non si gioca con il futuro della città, mettendo in campo un’azione politica demolitrice priva di qualsiasi progettualità. È triste constatare come uomini delle istituzioni – aggiunge – non dimostrino consapevolezza del delicato e importante ruolo che rivestono, preferendo raggiungere i propri interessi a danno però di quelli della città”.

L’avvocato non intende fare passi indietro e sono da escludere soluzioni diverse da quella della conclusione del mandato alla scadenza naturale. “Nonostante tutto, io vado avanti fino alla fine e farò di tutto per impedire che la città precipiti in un baratro che la condannerebbe per decenni in uno stato di precarietà. Questo è un obbligo e un dovere – conclude – che mi voglio assumere nei confronti dei cittadini e delle future generazioni, che non possono pagare gli errori di una certa classe politica cieca e irresponsabile”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here