Città metropolitana di Catania?…e chi l’ha vista? Parte la diffida alla Regione

 
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Gela. Messi in mora e diffidati ad adempire prima possibile. Dopo tre mesi ancora un nulla di fatto. Tra i firmatari dell’atto ufficiale indirizzato agli uffici della Regione ci sono anche i componenti del Comitato per lo sviluppo dell’area gelese, presieduto da Filippo Franzone. Si rivolgono direttamente al presidente Rosario Crocetta e all’assessorato alle autonomie locali. Sono trascorsi oramai tre mesi dall’approvazione della delibera di consiglio comunale che ufficializza il passaggio alla Città metropolitana di Catania. Da quel momento, però, tutto si è fermato e Gela, insieme a Piazza Armerina e Niscemi, continua a gravitare amministrativamente nelle originarie ex province, con in testa quella di Caltanissetta, oggi Libero consorzio. Per questa ragione, è partita una diffida firmata da diversi cittadini. Il presidente Crocetta deve apporre la sua firma sul disegno di legge che definisce le modifiche territoriali ai Liberi consorzi e alle Città metropolitane che dovrà successivamente passare in aula all’Ars. Se non si dovesse procedere, i comitati sono già pronti ad intraprendere le vie giudiziarie, comprese quelle dell’eventuale denuncia penale. 

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