Civici contro Greco, Cascino: “Sincero farebbe bene a chiedere le dimissioni di Di Stefano”

 
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Il consigliere comunale Vincenzo Cascino

Gela. Ormai, tra i banchi di maggioranza in consiglio comunale a farla da padrone è la balcanizzazione politica. Gruppi alleati, almeno sulla carta, non se le mandano a dire e le scelte del sindaco Lucio Greco hanno scoperchiato il vaso del conflitto interno. L’avvocato, con le tre nuove nomine in giunta, ha deciso che il risiko lo vuole gestire in prima persona. Quindi, spazio ai suoi referenti e ai centristi dell’Udc. L’ala critica, però, non molla e anzi ha rilanciato. Ieri sera, il capogruppo consiliare di “Una Buona Idea” Davide Sincero ha abbandonato i tatticismi. L’aveva già fatto in aula, rivolgendosi a Greco durante una seduta su Ghelas. Ieri, ha ribadito il concetto. “Il sindaco confonde l’aula consiliare con il salotto di casa sua”, ha detto rivolgendosi al presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito. Parole di fuoco maturate dopo l’intervento di Greco di mercoledì sera, che gli ha permesso anche di spiazzare tutti, annunciando le nomine in giunta. “Al collega Sincero, in qualità di consigliere anziano – dice l’indipendente Vincenzo Cascino – mi permetto di ricordare che in democrazia si può e si deve criticare chiunque. Non si possono, però, assumere posizioni che sanno di attacchi personali. Ma soprattutto bisognerebbe assumersi la responsabilità di essere coerenti e consequenziali con le proprie azioni”. L’attacco ai civici di “Una Buona Idea” è senza mezze misure. Cascino chiede un atto di responsabilità politica agli “alleati”.

“Chi, come Sincero, critica il sindaco in modo così acceso e a volte perfino offensivo, dovrebbe avere il pudore di chiedere al proprio rappresentante in giunta di rassegnare le dimissioni – continua – se non ha il coraggio di fare questo, gli consiglio di starsene zitto”. Cascino prende le difese politiche di Greco e l’asse con il sindaco sembra essersi rafforzata dopo la nomina in giunta dell’avvocato Giuseppe Licata, da tanti ritenuto molto vicino all’indipendente. Sul fronte “arcobaleno”, è scontro aperto tra l’area politica più vicina al sindaco e il dissenso interno.

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