Civici-Greco il cerchio non è chiuso, FI e “lealisti” lontani: monta la diffidenza interna

 
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Gela. Il chiarimento, almeno per ora, non c’è. I civici attendevano un riscontro quasi immediato dal sindaco Lucio Greco, che invece preferisce valutare con attenzione, in attesa che il capogruppo di “Liberamente” Vincenzo Casciana possa dare riscontro al mandato che gli è stato affidato. Questa mattina, dopo diverse interlocuzioni tra civici, c’è stato un incontro con l’avvocato Lucio Greco, ma di decisivo assolutamente nulla. “Un’Altra Gela”, “Una Buona Idea”, “Impegno Comune” e l’indipendente Rosario Trainito, così come già spiegato al primo cittadino, mirerebbero ad invertire la rotta di marcia, dando coesione all’alleanza, senza aree “critiche” o particolari dissensi interni. Greco vuole attendere e anche questa mattina ha solo preso atto delle indicazioni degli alleati più vicini alla sua linea. La corda, però, rischia di diventare ancora più tesa, almeno se le richieste civiche non troveranno riscontri dal sindaco. Neanche il “mandato esplorativo”, affidato a Casciana, convince i pro-Greco, che ormai guardano a “Liberamente” con sempre maggiore diffidenza. Lo smacco politico delle commissioni è rimasto, quasi indelebile, ed inoltre i civici non intendono condividere il progetto politico con gruppi che vogliono piena autonomia decisionale, al punto da votare con l’opposizione. Troppo spazio ai “critici”, lo hanno ribadito proprio i “lealisti”, che però potrebbero iniziare a smarcarsi dagli accordi, se il sindaco non assumerà posizioni chiare. Tra le altre cose, l’azzeramento della giunta e dell’intero sottogoverno, non l’hanno mai escluso. Il sindaco, però, sembra voler andare dritto per la sua strada, convinto che i suoi non lo lasceranno a metà del percorso avviato. Nell’alleanza, il capitolo aperto non è solo quello della reazione dei civici. Forza Italia, con il passare delle settimane, sembra maturare consapevolezze differenti. A Greco, esplicitamente, è stato chiesto un secondo assessorato. Sembrava che si potesse arrivare ad una soluzione. Nonostante la rosa dei nomi azzurri sia in mano all’avvocato, l’ultimo miglio non è stato completato. Per i civici tutto deve rimanere “congelato”, almeno fino a quando non ci saranno certezze maggiori. I forzisti, dal canto loro, invece vogliono chiudere la trattativa sul secondo assessore. Questa mattina, all’incontro con il sindaco, il capogruppo azzurro Luigi Di Dio è stato sicuramente diretto. I berlusconiani non condividono lo stop tattico richiesto dai “lealisti” né appoggerebbero l’eventuale azzeramento. Il gruppo che fa riferimento al deputato regionale Michele Mancuso attende il rispetto dei patti, ergo il secondo assessore (i nomi sono stati inoltrati all’avvocato Greco). Quello che appariva l’asse di ferro per il sindaco, con sponde tra civici e Forza Italia, ora è una linea politicamente interrotta.

Non c’è sintonia, almeno in questa fase. Tra i civici inizia a montare la convinzione di un certo feeling politico fra gli azzurri e i critici di “Liberamente”, ritenuti causa delle attuali tensioni nelle fila dell’alleanza. Qualche sospetto l’avevano già avanzato quando si trattò del voto bis sulle commissioni, che con i franchi tiratori ben appostati, consentì di far passare lo schema dell’opposizione. Neanche la condotta in aula di Forza Italia ha quietato i sospetti. I consiglieri più vicini a Greco ancora adesso attendono che Casciana possa proporre di rivedere lo schema che ha sancito il “gelo” assoluto tra civici e “critici”. I pro-Greco non intendono attendere troppo e tra circa dieci giorni potrebbero tirare le somme, con o senza risposte da Casciana. Neanche sulle sorti di Italia Viva pare ci siano stati sviluppi, con l’assessore Cristian Malluzzo, da molti dato ormai alle ultime battute in giunta, che rimane a Palazzo di Città, sempre che non ci sia una qualche accelerata. I renziani, in questi giorni, preferiscono non commentare. “Deciderà il sindaco – spiega un dirigente locale – abbiamo sempre detto che saremo in giunta, fino a quando ci vorranno”. Di certo, la “staffetta” ipotizzata due anni fa, con un cambio in corsa tra esponenti dello stesso gruppo politico, oggi è impraticabile. Sullo sfondo, anche in questo caso, rimane l’azzurro di Forza Italia.

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