Code e attese per tamponi, sindaco e assessore: “Prenotatevi per giovedì e sabato”

 
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Ieri code per i tamponi

Gela. Alla luce di quanto accaduto ieri nei locali dell’associazione Trinacria Emergency in cui l’Asp ha effettuato i tamponi, e per evitare nuovamente le scene di caos e confusione viste, il sindaco Lucio Greco e l’assessore alla salute Nadia Gnoffo, dopo aver interloquito con i vertici dell’Asp hanno deciso che giovedì  5 e sabato 7 novembre saranno due giornate interamente dedicate allo screening della popolazione gelese. I tamponi saranno effettuati all’ex autoparco a tutti i cittadini che, a partire da domani (lunedì 2 novembre), si prenoteranno via mail all’indirizzo [email protected] indicando correttamente nome, cognome, data di nascita, indirizzo completo, mail e numero di telefono. I cittadini potranno decidere se prenotarsi per il giovedì o per il sabato, ovviamente finchè ci sarà la disponibilità, e anche se farlo al primo turno (ore 9.30-13.30) o al secondo (ore 14-18). 500 il limite massimo di utenti che sarà possibile sottoporre allo screening in un giorno, 1000 in tutto nelle due giornate.

“All’ex autoparco abbiamo assistito a scene incredibili – affermano il sindaco Greco e l’assessore Gnoffo – con gente che si accalcava in cerca di qualche operatore disponibile per un tampone, e l’Asp, comprendendo la loro preoccupazione, non se l’è sentita di mandarli via, finendo col fare tamponi a tappeto fino all’esaurimento delle scorte. Il risultato, gravissimo, è stato che, quando sono finite, molti dei cittadini che erano stati chiamati, e che avevano tutto il diritto di sottoporsi al controllo, non l’hanno potuto fare, che gli operatori sanitari sono stati messi seriamente in difficoltà e che si è pure posta una questione di ordine pubblico e di sicurezza, tanto che è dovuta intervenire la polizia municipale. Possiamo capire i timori dei cittadini e per questo abbiamo stabilito di dedicare queste due giornate agli screening liberi, cioè non vincolati dalla fine del periodo di isolamento o dalla chiamata dell’Asp. Speriamo che non accada più che qualche soggetto non autorizzato divulghi sui social notizie non veritiere che finiscono con il confondere la cittadinanza. Ricordiamo, infatti, che solo le autorità sanitarie e il sindaco, che è garante e tutore della salute pubblica, sono autorizzati a divulgare informazioni ufficiali e che dal Comune vengono diramate le comunicazioni solo dopo un’attenta interlocuzione con i vertici dell’Asp”.

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