Codici, “imporre pagamento Tari al 31 marzo rischia di far fallire sforzi per evitare contagio in città”

 
1
Cafà e Camiolo chiedono che la giunta riveda la proposta sulla Tari

Gela. La giunta comunale, accogliendo la proposta del sindaco Lucio Greco, ha disposto lo slittamento del termine per il pagamento della prima rata della Tari sui rifiuti, che si potrà versare entro il 31 marzo. Un provvedimento pensato per tentare di attenuare i morsi della crisi, che inevitabilmente saranno generati dall’emergenza Covid-19, e per far trascorre il periodo potenzialmente più difficile, anche in termini di diffusione del virus. Una scelta che però non convince affatto i responsabili territoriali dell’associazione “Codici”. L’avvocato Angelo Cafà e Salvo Camiolo chiedono all’amministrazione di ritornare sui propri passi. “Imporre un pagamento entro questo termine, dopo i molteplici inviti a stare a casa per evitare il rischio di contagio, costituisce un controsenso – dicono – l’adempimento del pagamento del tributo, nel termine stabilito dall’amministrazione, neutralizzerebbe ogni sforzo fino ad oggi compiuto per evitare il temuto primo caso a Gela di Covid-19, oltre a rappresentare un’incompatibilità materiale con i provvedimenti emanati dai recenti decreti governativi. I cittadini si riverserebbero negli uffici postali e dove è possibile effettuare il pagamento, creando inevitabili assembramenti vietati dalle normative vigenti”. Secondo i responsabili di “Codici”, il rischio è troppo elevato.

Citano casi, molto recenti, di Comuni che hanno invece posto termini differenti, anche a settembre e ottobre 2020, per il versamento di diversi tributi comunali. “Comuni come Roma, Trieste e Genova, solo per citare i più importanti – dicono ancora – hanno previsto il blocco del pagamento o comunque termini che sono stati spostati a settembre o ottobre 2020. “Confidando in un accoglimento – concludono – e cogliamo l’occasione per chiedere ai cittadini di collaborare con l’amministrazione comunale al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio”. Le somme incamerate attraverso la Tari sono ritenute fondamentali per tentare di coprire i costi del servizio rifiuti, un settore che crea non poche difficoltà finanziarie a Palazzo di Città. L’emergenza attuale rischia seriamente di pesare ancora di più sui bilanci del municipio.

1 commento

  1. Sicuramente con la smania d incassare i nostri scienziati non avevano pensato a tutto questo.
    Ma poi come dovremmo pagare se molti non stanno lavorando?

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here