Coinvolto nell’inchiesta “Boomerang”, respinta richiesta sorveglianza per Iapichello

 
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Gela. Non sarà sottoposto alla sorveglianza speciale, che era stata richiesta nei suoi confronti. I giudici del tribunale delle misure di prevenzione di Caltanissetta non hanno accolto la richiesta che era stata avanzata per il ventinovenne Giuseppe Iapichello, con precedenti per droga e furto e condannato in primo grado nell’inchiesta “Boomerang”. Per gli inquirenti, sarebbe stata dimostrata la sua pericolosità e per questa ragione è stata chiesta ai giudici nisseni l’applicazione della misura della sorveglianza speciale, per un periodo di tre anni. La difesa di Iapichello, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello, ha però contestato le indicazioni fornite sul conto del giovane, presentando anche documentazione per provare l’attività lavorativa, svolta ormai abitualmente anche in altre Regioni. Secondo il legale, già da tempo, nonostante i precedenti penali, ha intrapreso una via diversa, mettendosi alle spalle gli errori del passato, che lo hanno portato a subire condanne.

Aspetti, quelli indicati dalla difesa, che hanno convinto i giudici nisseni. A Iapichello non è stata applicata alcuna misura restrittiva.

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