Coltellate al suocero, operaio gelese ai domiciliari: “Mi sono solo difeso”

 
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Gela. Lascia il carcere il trentaseienne Giacomo Ascia, accusato di aver accoltellato il suocero quarantasettenne, in strada a Mestre. Il gip del tribunale di Venezia gli ha imposto i domiciliari, ai quali verrà sottoposto a Gela. Questa mattina, assistito dall’avvocato Rocco Cutini, si è presentato davanti al giudice. I carabinieri di Mestre lo hanno arrestato lunedì, dopo le coltellate inferte al quarantasettenne. Tra i due il rancore pare fosse montato a seguito di una relazione sentimentale piuttosto contrastata che l’operaio arrestato ha avuto con la figlia del ferito. Secondo quanto ricostruito, Ascia voleva ritornare a Gela insieme alla compagna, ma il padre si sarebbe opposto. L’indagato ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti al gip. Avrebbe spiegato di aver colpito l’uomo solo per difendersi. Secondo la sua versione, il rivale lo avrebbe minacciato con un coltello.

Elementi che sono sotto verifica e le indagini proseguono, mentre per il quarantasettenne viene escluso il pericolo di vita, dopo il ricovero all’ospedale “Dell’Angelo”. L’arresto di Ascia è stato convalidato.

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