Coltellate alla compagna di corso, gup verifica messa alla prova per la minore accusata di tentato omicidio

 
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Tracce di sangue refertate dai carabinieri subito dopo l'accoltellamento

Gela. Il gup del tribunale minorile di Caltanissetta potrebbe pronunciarsi a fine giugno. Rimane in piedi la possibilità che la giovane accusata del tentato omicidio di una compagna di corso, accoltellata in pieno centro storico, possa ottenere la messa alla prova. I difensori, gli avvocati Francesco Enia e Giusy Ialazzo, già negli scorsi mesi, dopo aver optato per il giudizio abbreviato, avevano preannunciato l’intenzione di chiederla. Dopo l’arresto effettuato dai carabinieri, la ragazza è stata trasferita in un carcere minorile di Roma, sottoposta alle verifiche degli assistenti sociali. Anche su questo punto verte la scelta dei difensori. La compagna di corso è stata colpita con diversi fendenti, al culmine di una lite scoppiata a poca distanza dalla sede dell’istituto di formazione professionale frequentato da entrambe. Durante la colluttazione, ripresa dai sistemi di videosorveglianza della zona, l’imputata ha estratto un coltello, usato poi per colpire la coetanea.

Tentò di far perdere le proprie tracce, ma dopo qualche ora si presentò alla caserma dei carabinieri, ammettendo i fatti. Alla scorsa udienza, è stata sentita dal gup del tribunale nisseno e si è scusata per quanto accaduto. La compagna di corso gravemente ferita e i suoi familiari stanno seguendo il procedimento attraverso l’avvocato Filippo Spina.

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