Come in “Drug station”, ancora Nocera e Frazzitta: Iudica e Ascia nel colpo al tabacchi

 
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I coinvolti monitorati per diversi mesi dai carabinieri

Gela. Per gli investigatori che hanno condotto le indagini, culminate nel blitz “Ultima fermata”, la filiera dello spaccio di droga era già ben avviata, nella zona della stazione ferroviaria e non solo. Tra i più attivi, due giovani, con diversi precedenti penali alle spalle. Su Daniele Nocera e su Piero Francesco Frazzitta si concentra il maggior numero di capi di imputazione, legati soprattutto allo spaccio. Quattro anni fa, i carabinieri li avevano già arrestati, sempre per spaccio di droga nella stessa zona. Furono coinvolti nell’inchiesta “Drug station”. Frazzitta è già detenuto per una serie di furti e rapine, che nell’arco di poco più di un anno ha messo a segno in città. Avrebbe “spaccato” diverse rivendite di tabacchi e attività commerciali, fino ad un tentativo di rapina, all’interno di un supermercato. Nocera, invece, solo poche settimane fa era stato fermato dai carabinieri, insieme ad un altro coinvolto nel blitz, Cristian Marino, ora ai domiciliari. Sono stati accusati di furto di ferro. Nello spaccio, avrebbe messo le mani anche il trentenne Andrea Tomaselli, che a febbraio è stato condannato, in via definitiva, per i fatti dell’inchiesta “Mutata Arma”. I carabinieri hanno seguito le mosse e gli spostamenti di un esercente, Giuseppe Radosta, tra i gestori di un’attività commerciale, sul lungomare. Anche lui, per i pm e i militari dell’arma, avrebbe avuto un ruolo nella gestione dello spaccio, anche attraverso la consorte, sottoposta all’obbligo di dimora. Radosta invece è stato trasferito in carcere. La custodia cautelare, con misura detentiva, è stata imposta ad Emanuele Faraci. Da poco condannato per i fatti dell’inchiesta “Falco” (ha però ottenuto l’annullamento per uno dei capi di imputazione) avrebbe avuto un ruolo nel mercato della droga, gestito dal gruppo che faceva base nella zona della stazione ferroviaria.

Ai domiciliari, invece, sono stati ristretti i due indagati che avrebbero colpito il bar della stazione, portando via denaro e biglietti gratta e vinci. Salvatore Iudica e Francesco Ascia avrebbero spalleggiato Frazzitta, usando anche un’arma. Ai domiciliari anche Maykol Fusco. Sono invece quattro i destinatari dell’obbligo di dimora. Nove, inoltre, risultano a piede libero, compreso un cittadino albanese ventisettenne. Nei prossimi giorni, si terranno gli interrogatori.

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