Con le offerte realizzeranno la chiesa della comunità evangelica Adi

 
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Gela. Con le offerte dei fedeli, sarà realizzata una chiesa ed un giardino pubblico. La ditta appaltatrice garantirà per un anno, occupazione ad alcuni lavoratori che ruotano attorno alla chiesa.

La struttura nascerà in un’area pubblica di 2570 metri quadrati, inserita tra le arterie cittadine di via Venezia, via Recanati e via Ruggero Settimo. Verrà suddivisa quasi equamente tra un’area di culto e la villetta pubblica. L’iniziativa è della comunità cristiana evangelica dell’Associazione di Dio in Italia (Adi), retta dal pastore Paolo Giambra.

Da dieci anni inseguono il sogno di realizzare la chiesa. Hanno raccolto quasi duecentomila euro. Sono consapevoli che la somma potrebbe non bastare. “Siamo una comunità religiosa senza padrini politici – tiene a precisare Giambra – Non abbiamo alcun sostegno economico. Ci autotassiamo e mettiamo in campo le nostre risorse per concretizzare i progetti”. Spinti dalla fede, ieri mattina, trenta evangelici hanno indossato tute e impugnato attrezzi da lavoro per avviare i primi interventi. A costo zero hanno circoscritto e recintato il perimetro del cantiere di lavoro che consentirà di urbanizzare un’area incolta da dove sorgerà una nuova chiesa evangelica e una villetta pubblica.

“Quest’ultima si estenderà in un’area complessiva di 1320 metri quadrati – assicura Giambra – la fruizione sarà libera ed estesa a tutti. Tra i viali realizzeremo un parco giochi e collocheremo delle panchine. Il giardino farà da sfondo alla chiesa, anche se abbiamo riservato meno spazio per il luogo di culto che si estenderà in un’area complessiva di 1250 metri quadrati. Pensiamo di concludere i lavori nei prossimi diciotto mesi”. Attualmente la comunità evangelica Adi, retta dal pastore Giambra, prega e organizza incontri religiosi in una struttura in Via Ermocrate.

Una chiesa che nel tempo è diventata troppo piccola anche per ospitare gli oltre duecento evangelisti della comunità. Non si esclude che la stessa venga ceduta per far fronte alle nuove esigenze economiche, indispensabili a realizzare il progetto della chiesa di via Recanati.

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