Con le pistole in un’azienda di Novara, un gelese era il basista: arrivano tre condanne

 
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Immagini di repertorio

Gela. Due entrarono armati di pistola all’interno della sede di un’azienda di Novara. Il quarantasettenne Angelo Caci, gelese da tempo residente proprio in Piemonte, avrebbe fatto da basista, fingendosi

cliente della società impegnata nel settore della distribuzione di slot machine e caffè.

Il titolare venne legato e minacciato con una pistola. Anche lui venne immobilizzato dai due complici, nel tentativo di depistare le indagini. Adesso, però, arrivano le condanne. I giudici del tribunale di Novara hanno imposto tre anni e quattro mesi di reclusione a Caci e ad Emanuele Dell’Anna, tre anni e due mesi, invece, a Giampiero Russo. Sia Dell’Anna che Russo, entrambi pugliesi, avrebbero organizzato la rapina insieme ad Angelo Caci. L’azione venne eseguita lo scorso anno. I pugliesi fecero irruzione armati di pistola, con in testa delle parrucche. Il titolare venne immobilizzato e legato, insieme a Caci che, appunto, si era inizialmente finto vittima della rapina. Dell’Anna e Russo, fuggirono dopo aver preso il denaro da due casseforti e un hard disk che, però, non era quello dei sistemi di videosorveglianza. Così, gli investigatori iniziarono proprio ad esaminare le immagini video, risalendo anche alla complicità di Caci con gli altri due rapinatori. Il gelese, anche per il tramite del suo legale di fiducia, ha sempre negato, anche in giudizio, di aver fatto da basista. La sua difesa, però, non ha retto.

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