Congresso Fillea, Cosca: “Cantieri 110 e fondi Pnrr, impedire infiltrazioni criminali”

 
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Gela. Un settore quasi totalmente da rifondare, in un territorio in evidente difficoltà, dove anche la criminalità organizzata non molla la presa davanti ai flussi di denaro concentrati nei cantieri del 110 per cento. Sono tutti passaggi della relazione illustrata questa mattina dal segretario provinciale della Fillea-Cgil Francesco Cosca, riconfermato alla guida della sigla degli edili. “È giusto che il governo voglia stringere sui controlli ai percettori del reddito di cittadinanza – ha iniziato – ma vogliamo che la stessa volontà venga concentrata sui contratti da cani che vengono imposti da troppi datori di lavoro”. In città e sul territorio, il bonus 110 per cento ha portato una ventata di lavoro, nell’arco di un anno 95 imprese in più e un aumento di almeno 1.139 operai. “Ora però il blocco delle banche sui crediti sta fermando tutto. Le aziende non incassano e i lavoratori non ricevono gli stipendi”, ha detto Cosca. Proprio sui flussi di denaro mossi da questi cantieri e più in generale sulla mole di finanziamenti legati al Pnrr, il segretario Fillea ha richiamato l’attenzione delle istituzioni. “Siamo con le aziende serie – ha proseguito – se i pagamenti non vengono sbloccati, il rischio è che le organizzazioni mafiose riescano a fare circolare denaro sporco. Dove ci sono i soldi la mafia cerca sempre di metterci le mani”. È una questione che Cosca aveva già segnalato ed è condivisa dai vertici della Cgil. Ai lavori del congresso ha preso parte anche il segretario confederale Rosanna Moncada. Le priorità, per gli edili della Cgil, sono poi le scuole, le infrastrutture viarie, il porto, le dighe e un vero sistema ferroviario.

“La viabilità è all’anno zero – ha aggiunto – anche i cantieri del Patto per il Sud, in città, sono partiti con molto ritardo. Sappiamo che la responsabilità non è interamente dell’amministrazione comunale ma se ci avessero coinvolti, come più spesso richiesto, non ci saremmo trovati in questa situazione”. La nuova tangenziale, ma anche la Caltanissetta- Agrigento e tutto il sistema viario di collegamento con l’agrigentino e l’area ragusana, sono punti sensibili e servono investimenti veri. Tutti aspetti che la Cgil in passato ha segnalato lanciando la “vertenza Gela”. “Abbiamo bisogno di normalità”, ha concluso Cosca. Al congresso odierno hanno preso parte anche delegazioni di Feneal-Uil e Filca-Cisl.

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