“Consulta disabilità non è politica”, Aliotta: “Su trasporto disabili c’è avviso”

 
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Gela. La Consulta per la disabilità non ci sta ad essere additata come politica e il presidente Livio Aliotta stigmatizza quanto detto dall’ex assessore Nadia Gnoffo. “L’unica nota positiva dell’intervento dell’avvocato Gnoffo riguarda il fatto che, finalmente, dopo innumerevoli, infondati e strumentali attacchi si rende conto dell’esistenza della Consulta per la Disabilità, cessa di essere un fantasma. Entrando nel merito delle accuse rivolte sono le stesse parole dell’avvocato Gnoffo a confermare l’assurdità e la strumentalità delle accuse. La stessa rimprovera alla Consulta di essere silente tentando, invano, di strumentalizzare politicamente un’organizzazione che è sempre stata coerentemente fuori dalle logiche e dalle strumentalizzazioni partitiche. Lo dimostra il fatto che ignora, probabilmente, che il servizio Asacom è partito per la prima volta a gennaio per almeno dieci ore settimanali e continuerà fino alla fine dell’anno scolastico. È un evento unico e raro in effetti visto che in tre anni di assessorato Gnoffo il servizio Asacom è stato garantito solo un mese e per solo quattro ore settimanali”. Sul trasporto disabili, Aliotta dà una versione differente. “Riguardo al trasporto probabilmente l’ex assessore ignora che è stato bandito un avviso pubblico aperto anche alle famiglie del Centro Autismo e ciò a dimostrazione del fatto che le rivendicazioni della Consulta sono state accolte positivamente dal settore servizi sociali successivamente all’avvicendamento alla guida dell’assessorato. La Consulta per la fisabilità non strumentalizza e non opera con le logiche partitiche sacrificando la città e le persone sulla base degli orientamenti di partito ma rivendica sulla base delle carenze del territorio attaccando solo ed esclusivamente quando non giungono risposte concrete”, aggiunge.

“Gnoffo, probabilmente dimentica che per circa tre anni la Consulta per la Disabilità ha dialogato fornendo indicazioni utili affinché potessero essere assicurati i servizi essenziali in favore delle famiglie e solo quando l’ex assessore ha dimostrato di essere inconcludente rispetto agli impegni assunti la Consulta ha rivendicato in maniera più energica l’attivazione dei servizi essenziali negati dallo stesso ex assessore”.

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