Consulta incalza ancora: “Servizi disabili mai attivati, Greco solleciti l’assessorato”

 
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Molti dei componenti della Consulta

Gela. Attivare i servizi Asacom per i più piccoli e, più in generale, tutti quelli a favore dei diversamente abili. Sul mancato avvio, a pieno regime, dei servizi di assistenza, l’assessore regionale Antonio Scavone ha chiesto chiarimenti a Palazzo di Città. La Consulta per le disabilità sollecita soprattutto l’assessorato, retto dalla forzista Nadia Gnoffo, e il settore servizi sociali. “La Consulta intende ringraziare l’Assessorato regionale alla famiglia per la sensibilità dimostrata atteso che lo stesso ente si è immediatamente attivato per verificare le ragioni per cui il Comune continua a millantare l’erogazione di servizi che nella realtà sono del tutto insufficienti ed in molti casi assenti. Auspichiamo pertanto che il sindaco Greco anche in virtù della nota convochi l’assessore al ramo e la dirigente affinché possano chiarire allo stesso primo cittadino ed alla città le ragioni per cui si millantano servizi non esistenti o del tutto carenti. Viste le gravi mancanze che il mondo della disabilità sta vivendo – dice l’avvocato Livio Aliotta – ci rivolgiamo al presidente del consiglio comunale, ai consiglieri di maggioranza e di opposizione e alla giunta affinché attivino tutte le proprie facoltà ed i propri poter per sollecitare l’assessore al ramo ad attivare i servizi essenziali in favore delle persone e dei bambini con disabilità del territorio”.

Dopo tre anni di amministrazione dell’avvocato Greco e dei suoi assessori, la Consulta attende ancora risultati concreti per i diversamente abili. “Al giro di boa del mandato del sindaco vorremmo poter citare risultati concreti che ad oggi, purtroppo, per il settore servizi sociali non sono arrivati. Prima che la sindacatura termini vorremmo che i nostri consiglieri comunali fossero ricordati non per le beghe politiche connesse all’inaugurazione di un tratto di strada – aggiunge Aliotta – ma per l’impegno profuso in favore delle categorie più deboli, per il pungolo che vorranno attivare nei confronti di coloro che deputati al settore ad oggi continuano a dipingere una realtà del tutto inesistente a fronte di carenze che pesano come un macigno sulle spalle delle persone con fragilità”. Ancora una volta, la Consulta è fortemente critica rispetto all’operato del settore servizi sociali.

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