Contagio e scuole, “Avanti Gela” contro Greco: “Non ha coraggio, operato fallimentare”

 
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Scerra e Pellegrino non escludono la decadenza del sindaco

Gela. I manager Asp, come confermato al tavolo in prefettura di oggi, hanno detto no a qualsiasi ipotesi di chiusura delle scuole in città. Niente da fare per le richieste avanzate dall’amministrazione comunale, ora convinta che sia necessaria la didattica a distanza, visto che le scuole si sono trasformate, in poche settimane, in evidenti fonti di contagio da Covid. Per i consiglieri di “Avanti Gela” Salvatore Scerra e Gabriele Pellegrino, però, il sindaco avrebbe dovuto avere “più coraggio”. Giudicano “fallimentare” l’operato di Greco, soprattutto nel tentativo di fronteggiare la pandemia e il contagio da Covid in città. “Il sindaco, massima carica sanitaria locale, non può non battere i pugni con Asp e chiedere la chiusura delle scuole. Sappiamo bene che i dati accertati non corrispondono a quelli reali, visto che ci sono ritardi di settimane nei tracciamenti – dicono Scerra e Pellegrino – e proprio questi ritardi hanno determinato nelle scuole il dilagare del virus. Le scuole della città sono diventate dei lazzaretti. Non basta la sanificazione, occorrono il coraggio della chiusura e la prosecuzione delle lezioni in Dad”. Il sindaco ha spiegato che oggi, in prefettura, si sarebbe atteso una scelta che andasse verso la chiusura degli istituti locali, almeno in questa fase di zona rossa. Invece, la linea di Asp è un’altra e punta a proseguire le lezioni in presenza.

I consiglieri di “Avanti Gela” sono molto netti, anche da un punto di vista politico. “Non sappiamo cosa farcene del rammarico del sindaco, il suo operato è fallimentare e lo dimostra in questo frangente storico, veramente drammatico. In assenza di protocolli ad hoc devono arrivare il buon senso e il coraggio – concludono i consiglieri di opposizione – virtù, specialmente quest’ultima, sconosciuta al primo cittadino”. L’opposizione, ma anche una parte della maggioranza, da settimane attendono provvedimenti drastici sulle scuole, con la ripresa a pieno regime della didattica a distanza. L’amministrazione comunale, però, ha dovuto prendere atto del no di Asp e la questione, a breve, potrebbe arrivare in consiglio comunale.

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