Continua la protesta di Missuto, “Niscemi mi deve 800 mila euro”

 
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Niscemi. Circa ottocentomila euro dei quali, però, non si conosce la sorte. Per questa ragione, l’imprenditore Emilio Missuto torna a chiedere spiegazioni direttamente ai funzionari di Palazzo di Città.

Del suo caso si occupò, lo scorso dicembre, anche il consiglio comunale dopo un’interrogazione presentata dagli esponenti di Italia dei Valori Giuseppe Rizzo e Sandro Tizza.
“Voglio solo quello che mi spetta – spiega proprio l’imprenditore da settimane in sciopero della fame davanti al tribunale di Gela – devo incassare circa ottocentomila euro che mi spettano per aver investito sul territorio a seguito del patto territoriale del golfo. Il comune di Niscemi è stato capofila di quel programma finanziato con fondi comunitari ma i soldi non mi sono mai stati consegnati. Sto perdendo tutto, comprese le mie aziende”.
Un disguido burocratico potrebbe affondare, per sempre, le aspettative dell’imprenditore. Le agevolazioni previste nel programma del patto territoriale del golfo sono state completamente variate dai funzionari che si sono occupati d’istruire la pratica.
Lo stesso sindaco Francesco La Rosa, in ogni caso, esclude che l’ente sia ancora in debito con l’imprenditore.
“Sono stati indicati – dice ancora Missuto – dei massimali d’aiuto inferiori perché riferiti alla legge 488 che non ha nulla a che vedere con il finanziamento che avevamo accettato per la costruzione dei nostri impianti in contrada Sabuci. La mia azienda ha creduto nel rilancio di questo territorio, siamo stati tra i pochi a partecipare e, nonostante tutto, mi trovo senza alcuna risposta”.
La sua protesta prosegue e, adesso, potrebbe aggiungersi il rifiuto anche dei liquidi. L’errore burocratico avrebbe messo in difficoltà gli stessi funzionari del comune incaricati di effettuare i pagamenti.

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