Continue violenze sulla convivente, romeno rinviato a giudizio: donna è parte civile

 
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Gela. Tre anni di continue violenze, nella loro abitazione di San Giacomo. Un trentasettenne romeno è stato rinviato a giudizio. Non si sarebbe fermato neanche quando la compagna era incinta, colpendola ripetutamente al ventre. La donna, per le conseguenze subite, avrebbe abortito, senza però recarsi in ospedale. Stanca di subire, negli scorsi mesi avrebbe iniziato a rivelare quello che accadeva. Il trentasettenne ne dovrà rispondere in tribunale. Difeso dall’avvocato Angelo Cafà, che lo assiste, non ha optato per riti alternativi. La procura ha nuovamente avanzato richiesta di rinvio a giudizio, ritenendo fondate tutte le pesanti contestazioni che gli vengono mosse.

Le violenze ci sarebbero state anche in presenza del figlio della donna, avuto da una precedente relazione sentimentale. Tra le accuse, anche quella di averle imposto rapporti sessuali non consenzienti. La donna è parte civile, assistita dall’avvocato Rocco Cutini.

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