Continui disservizi idrici e confusione su Tari, Incardona: “Amministrazione riferisca in consiglio”

 
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Il consigliere comunale Salvatore Incardona

Gela. Acqua e rifiuti, due nodi che ormai da anni non trovano soluzioni che possano veramente soddisfare gli utenti locali. Il 2020 si è aperto così come si era chiuso il 2019, ovvero interruzioni idriche e un servizio di raccolta rifiuti, troppo spesso legato a tariffe ritenute eccessive per i cittadini. “L’amministrazione comunale deve riferire in consiglio – spiega l’esponente Udc Salvatore Incardona che l’ha ribadito anche sul suo profilo facebook – continuano ad essere due emergenze”. Il consigliere richiama quanto accaduto sul finire dell’anno. “I cittadini sono vittime di enormi disagi, non da ultimo la mancata erogazione idrica nella zona di Caposoprano – dice ancora – a cui si aggiunge il pagamento della Tari, in base però ad un avviso che riporta una delibera di consiglio comunale inesistente”. Tutte ragioni che hanno convinto l’esponente centrista a chiedere spiegazioni alla giunta.

“Il 2020 si è aperto con le solite emergenze – conclude – e non è più accettabile. Sindaco e giunta devono indicare le soluzioni che intendono mettere in campo”. Una richiesta che arriva mentre la Regione e l’Ati dovranno dare indicazioni precise sull’eventuale scioglimento anticipato del contratto con Caltaqua e in attesa che la gara per il servizio rifiuti possa essere assegnata, dopo tre procedure andate deserte.

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