“Coprifuoco” per le attività commerciali, associazioni categoria: “Non lo appoggiamo”

 
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Gela. Il sostegno al “coprifuoco”, entro l’una di notte, è arrivato solo da singoli esercenti, soprattutto ristoratori. Le associazioni datoriali di Fipe-Confcommercio, Confesercenti e Casartigiani, invece, si oppongono. Lo hanno fatto rilevare anche ieri, nel corso dell’incontro voluto dal sindaco Lucio Greco, per tentare di mettere insieme misure che possano limitare il contagio Covid in città.

“Siamo stati esclusivamente d’accordo sul mantenimento della mascherina all’aperto e sul rafforzamento dei controlli per evitare assembramenti. Per quanto riguarda la chiusura forzata delle attività entro mezzanotte siamo unanimi e assolutamente contrari – dice Paolo Armando Grimaldi di Fipe – questo provvedimento va a toccare solo una categoria che ha già sofferto tantissimo e saranno gli unici a chiudere. Alla riunione di ieri hanno partecipato a titolo personale alcuni ristoratori che si trovavano d’accordo con questo provvedimento, perché un ristorante entro la mezzanotte normalmente chiude, ma i drink-bar luogo di ritrovo dei giovani iniziano a lavorare in ora tarda. Siamo in zona bianca perché il governo ha cambiato le regole e non per fare un favore ai commercianti che sono gli unici ad essere penalizzati in caso di zona rossa. Da parte delle associazioni stiamo sensibilizzando il più possibile a vaccinarsi, unica soluzione per rallentare il contagio. Basta fare soffrire solo le partite Iva, basta fare soffrire l’economia di un territorio ma è necessario prendere provvedimenti seri per evitare il contagio”. Nel pomeriggio si terrà un nuovo incontro.

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