“Correttivi e Pef sono cruciali per rilancio”, Greco: “Sfiducia? Si immiserisce il dibattito”

 
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Greco e gli assessori

Gela. Martedì, il sindaco Lucio Greco relazionerà sull’emergenza finanziaria in atto e sulle scelte dell’amministrazione. Un punto in tal senso è stato inserito all’ordine del giorno della seduta del civico consesso. L’avvocato però conferma da subito “due priorità”. “Sono le misure correttive da trasmettere alla Corte dei Conti e il Piano economico finanziario per il servizio rifiuti – dice – di questi punti bisogna parlare e sono pronto al confronto con tutti”. Il sindaco, invece, taglia corto sulla sfiducia, che il centrodestra vorrebbe far arrivare in aula consiliare, ora con il supporto della Dc (la firma è attesa a giorni). “Sfiducia? Così si immiserisce il dibattito. Dobbiamo parlare di mozione di sfiducia in un periodo così difficile per la salvaguardia dell’ente comunale e della città? Non sono interessato ad un dibattito di questo tipo”, precisa. Il primo cittadino, invece, rilancia i punti che sono considerati quasi vitali per i prossimi mesi. “Le misure correttive e il Pef possono contribuire ad un vero rilancio – ribadisce – è questa l’azione di risanamento della quale c’è assoluto bisogno. Siamo concentrati su questi passaggi”. Le misure correttive verranno definite anche attraverso il vaglio del nuovo segretario generale Carolina Ferro mentre per il Pef si attende che gli uffici finanziari rilascino gli ultimi pareri, successivi al varo già definitivo della Srr4.

“Soprattutto chi vuole una città pulita e un servizio efficiente deve spingere per l’approvazione del Piano economico finanziario – aggiunge il primo cittadino – non capisco come si faccia a denunciare la pulizia che manca e l’inefficienza dell’attuale sevizio e poi invece spiegare che il Pef non può essere votato. Se non dovesse passare in aula, ci troveremo con lo stesso servizio, inefficiente, e anche con pericolosi aggravi, visto che inevitabilmente Tekra sta già attivando azioni giudiziarie per il riconoscimento di canoni adeguati. Quelli attuali sono fermi a quasi dieci anni fa. Per il consiglio comunale, il Pef dovrebbe essere una presa d’atto. C’è già un primo deliberato che ha permesso ai consiglieri di valutare l’atto e le tariffe. Non approvarlo sarebbe veramente pericoloso per l’ente. Confrontiamoci su questo. Abbiamo queste priorità e sono al momento i punti fondamentali per dare risposte alla città”. Come già fatto in queste ultime settimane, l’avvocato si rivolge a tutta l’assise civica e alle forze politiche rappresentate in aula, nel tentativo di serrare i ranghi e avere il via libera anzitutto per il Pef del nuovo servizio rifiuti, in attesa poi della prova delle misure correttive, richieste dai magistrati contabili. Le prossime saranno settimane decisive e l’amministrazione comunale dovrà cercare di aprire spiragli in consiglio, anche per superare tante diffidenze politiche.

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