Corruzione per l’acqua, possibile patteggiamento per dipendente comunale e “padroncino”

 
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Gli incontri avvenivano al punto di rifornimento idrico a Montelungo

Gela. Le difese cercano di arrivare al patteggiamento, anche attraverso un risarcimento del danno. Una valutazione ulteriore verrà effettuata a fine mese, davanti al gup del tribunale. Il dipendente comunale Rosario Moscato e Gaetano Cassarà, titolare di una ditta per le forniture idriche, sono accusati di corruzione. Avrebbero avuto un accordo illecito per la gestione dell’acqua dall’area pubblica di approvvigionamento. Il padroncino delle autobotti avrebbe attinto notevoli quantitativi dal punto comunale di Montelungo, pagando a Moscato. Il dipendente municipale si sarebbe messo a disposizione di Cassarà. I due furono monitorati dai finanzieri, nel corso delle indagini condotte dai pm della procura. I legali di difesa, gli avvocati Nicoletta Cauchi e Fabio Fargetta, hanno avanzato la richiesta di definire la pena.

Le contestazioni sono state mosse dopo un’inchiesta che ha consentito di ricostruire i fatti attraverso intercettazioni e videoriprese, che hanno avvalorato le conclusioni degli inquirenti. In aula, davanti al gup Francesca Pulvirenti, si tornerà a fine mese.

1 commento

  1. E i poveri gelesi oltre a tutto ciò che già sopportano …continuano a pagare autobotti per avere l’acqua e comprare casse d’acqua per cucinare. Che schifo.

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