Cortometraggio per rilanciare la pesca, ma il porto è inagibile

 
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Gela. In attesa che “la politica faccia quadrato per rilanciare il porto”, la società nissena Skerm@ promuove l’attività ittica in città. Lo sostiene l’assessore provinciale Enzo Insalaco, presentando un cortometraggio

che racconta “una delle tante storie di mare e di uomini che lo rispettano – sostiene Pierpaolo Olivo della Skerm@ – La vicenda del pescatore di 24 anni, Marco Germano, che torna in città a praticare la pesca, dopo essere emigrato nel nord Italia per lavorare come provetto meccanico”.

La presentazione del progetto “Valore mare: le risorse ittiche della provincia tra pescato e presente” si è tenuta ieri, nei locali dell’ex chiesetta San Biagio, alla presenza di pochi intimi. L’iniziativa, che mira a valorizzare l’attività ittica, prevede, la proiezione del cortometraggio nelle scuole medie e superiori della città e un sito web di informazione delle leggi marittime. “Sono state realizzate cinquemila copie del video del cortometraggio – sostiene Olivo – sarà distribuito nelle pescherie e nei supermercati, oltre ad essere proiettato nelle scuole per salvaguardare il patrimonio ittico, condannando le tecniche obsolete della pesca e promuovere la salvaguardia della fauna”.

Intanto, il porto rifugio insabbiato è di ostacolo alla stessa attività di pesca. “Vogliamo guardare il mare oltre alla pesca e all’archeologia – conclude Insalaco – La politica deve fare quadrato per rilanciare il porto. Il ripristino dei fondali all’imboccatura sono in attesa degli esami tossicologici della sabbia. Il dragaggio lo avvieremo a marzo per potere usufruire del porto in estate”

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