Costa si è dimesso, “non c’è nessuna programmazione”: “Caso Collura dovuto ai rifiuti”

 
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L'assessore Costa

Gela. L’ingegnere Giovanni Costa non è più un assessore della giunta Greco. Già prima della 14 di oggi, ha inoltrato una pec ufficiale, informando il sindaco. Per Costa, non ci sono più le condizioni per andare avanti e l’addio non è solo legato allo scontro a distanza, con il sindaco, sulla questione delle dimissioni del dirigente Antonino Collura. L’ingegnere, infatti, nel comunicare l’addio ha inoltrato un documento, anche politico, di sei pagine. “Non esistono e non sono mai esiste le condizioni per poter esercitare le funzioni a me delegate”, scrive. La sua disamina è impietosa e descrive un settore lavori pubblici che “di fatto non esiste”. “Fin dall’inizio ho riscontrato un’assoluta mancanza di programmazione collegiale e un’altrettanta incapacità da parte sua, quale capo dell’amministrazione, di individuare e condividere le necessità immediate della collettività che si intende amministrare”, così scrive Costa a Greco. Sul dirigente Collura, conferma l’eccessivo carico di lavoro. “A tutto questo non si è potuto, ma soprattutto voluto, trovare rimedio o soluzione”, aggiunge. La questione politica è consistente e l’ormai ex assessore accusa il sindaco di aver dato una versione dei fatti, sul dirigente, del tutto differente da quella effettiva. Per Costa, come scrive nel documento invito a Greco, le dimissioni di Collura sono dipese dalla gestione “del settore ambiente, del servizio rifiuti e in particolare dai rapporti critici che ella ha sempre tenuto con la Srr4 e con la “Impianti Srr”, così come alle stesse motivazioni suppongo debbano farsi risalire le dimissioni dell’ingegnere Cosentino, precedente dirigente all’ambiente”, scrive rivolgendosi sempre al primo cittadino. Un divorzio totale e motivazioni che contestano su tutta la linea le scelte amministrative del sindaco, in settore strategici, dai lavori pubblici e fino al servizio rifiuti. Per Costa, anche sulla riorganizzazione dei settori, il sindaco ha sempre “opposto un netto rifiuto a tutte le soluzioni da me proposte”.

L’ingegnere doveva essere l’assessore tecnico, individuato per rilanciare gli uffici più in difficoltà (lavori pubblici e manutenzioni), invece ora, congedandosi, delinea una strada amministrativa, che ritiene praticamente senza uscita. Alla fine della comunicazione, che riprende anche tutte le criticità sui cantieri e sui lavori fermi da tempo, Costa ringrazia il gruppo di “Liberamente”, che l’ha voluto in giunta, e lo fa anche con il sindaco Greco, scrivendo di aver lavorato, “per quanto mi è stato possibile”, “con il massimo impegno”. Ora, bisognerà capire se anche i consiglieri di “Liberamente” prenderanno le distanze dal sindaco e dal resto della maggioranza. Greco dovrà individuare un sostituto dell’ingegnere.

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